Per tornare ai Mondiali, all’Italia servono forze fresche. Ne è convinto il c.t. Roberto Mancini, pronto a scandagliare serie minori e campionati esteri per scovare nuovi talenti utili alla Nazionale azzurra: è l’operazione Next Gen. Iniziata ieri a Coverciano, lo stage di Mancini potrebbe portare alla ribalta giocatori non ancora esplosi ai massimi livelli: andiamo a scoprire i nomi dei talenti più interessanti.
- Italia, Next Gen: Brunori, Lucca e i giovani per l’attacco
- Italia, Next Gen: dal Portogallo ecco Bamba e Ndour per il centrocampo
- Italia, Next Gen: Mané e Chiarodia dalla Bundes in difesa con Baschirotto
Italia, Next Gen: Brunori, Lucca e i giovani per l’attacco
Già da ieri e nella mattinata di oggi oggi il Mancini analizzerà a Coverciano i giocatori della Serie B convocati per questo speciale stage azzurro. Oggi pomeriggio e domani mattina saranno invece dedicati ai calciatori della serie A e a quelli provenienti dall’estero. In totale sono 66 i calciatori convocati dal c.t., alla ricerca di nuove energie per la Nazionale. Di questa lista fanno parte elementi giovani, che hanno svolto la trafila nelle varie nazionali giovanili azzurre, e altri più esperti, che si sono messi in luce nella stagione in corso.
In un’Italia che da anni ormai convive col problema del gol è ovvio che l’attenzione sia rivolta soprattutto agli attaccanti. Tra i nomi della lista di Mancini spicca allora quello di Matteo Brunori, 28enne centravanti che ha trascinato il Palermo in serie B a suon di gol (29 tra campionato e playoff di C) e ora è in testa alla classifica marcatori del campionato cadetto (9 reti). Meritano attenzione anche il 22enne Lorenzo Lucca, “il piccolo Ibra” ex Pisa che seppur faticando si sta aprendo un suo spazio nell’Ajax, e il 20enne Lorenzo Colombo, centravanti scuola Milan protagonista di un ottimo campionato con il Lecce, in serie A (3 gol finora).
Tra i giovanissimi, Mancini terrà d’occhio Tommaso Mancini, 18 anni, talento sbocciato nel Vicenza che la Juventus ha pagato 2 milioni di euro, inserendolo poi nella propria Primavera. E la Juve è collegata anche a Franco Tongya, 20enne ala destra di origini camerunesi: il suo nome è venuto fuori nell’ambito dello scandalo plusvalenze, a causa degli 8 milioni di euro di valutazione dati dal Marsiglia nel gennaio 2021; nell’agosto 2022 Tongya è poi passato gratis all’Odense e oggi vanta 10 presenze e un gol nel campionato danese.
Italia, Next Gen: dal Portogallo ecco Bamba e Ndour per il centrocampo
In quanto a talento, il gruppo dei centrocampisti è quello che sembra promettere di più tra i convocati dello stage di Coverciano. Mancini non poteva non convocare Tommaso Baldanzi, 19enne trequartista dell’Empoli tra le rivelazione dei primi mesi della Serie A con 2 gol in 6 presenze. Insieme a lui dal team toscano arriva anche Jacopo Fazzini, regista classe 2003 tra i più apprezzati del campionato Primavera. Stessa età per Giovanni Fabbian, centrocampista tutto fisico e tempismo negli inserimenti cresciuto nell’Inter e oggi protagonista con 5 gol della Reggina rivelazione in B.
Dal Portogallo, invece, arrivano due centrocampisti molto interessanti: il 20enne Ibrahima Bamba, italo-ivoriano nato a Vercelli, è un mediano diventato ormai titolare nella massima serie lusitana con il Vitoria Guimaraes; Cher Ndour, 18 anni, è invece un interno/trequartista bresciano di origini senegalesi che nella squadra riserve del Benfica è stato accostato a Paul Pogba.
Italia, Next Gen: Mané e Chiarodia dalla Bundes in difesa con Baschirotto
E all’estero Mancini ha pescato anche un altro giovanissimo talento di origini africane, Filippo Mané, 17enne difensore nato a Magenta da famiglia di origini senegalesi: cresciuto nel Novara, passato rapidamente alla Samp, gioca da sotto età nell’U19 del Borussia Dortmund, club che raramente sbaglia quando si parla di giovani stranieri. Stesso ruolo ed età per Fabio Chiarodia, centrale italo-tedesco che ha già debuttato in Bundesliga con il Werder Brema.
Ma guardando alla difesa, sono tanti i giocatori della serie A chiamati da Mancini: non poteva mancare Federico Baschirotto, 26 anni, montagna di muscoli e perno difensivo del Lecce, tra i migliori centrali del campionato per rendimento. Con lui anche Nicolò Casale – 24 anni, ormai un titolare nella Lazio di Maurizio Sarri -, l’instancabile esterno mancino della Cremonese Emanuele Valeri (24 anni) e il 23enne centrale del Torino Alessandro Buongiorno.
La serie A, infine, è stato un riferimento anche per i portieri: Wladimiro Falcone e Marco Carnesecchi, protagonisti finora di un ottimo campionato rispettivamente con Lecce e Cremonese, non potevano mancare nell’elenco di Mancini.