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Italia-Qatar 3-0 Preolimpico: Michieletto torna in cattedra e fila via liscia

L’Italia di Fefè De Giorgi spazza via 3-0 il Qatar e incassa il secondo gettone pieno nel torneo preolimpico di Rio de Janeiro, liquidando la pratica in poco più di un’ora e 20’ di partita

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Non poteva rappresentare un problema, e puntualmente non s’è rivelato tale: l’Italia di Fefè De Giorgi spazza via 3-0 il Qatar e incassa il secondo gettone pieno nel torneo preolimpico di Rio de Janeiro, liquidando la pratica in poco più di un’ora e 20’ di partita.

Un match, va detto, affrontato con l’animo abbastanza sereno, rivelatosi meno complicato di quello d’esordio contro la Repubblica Ceca nel quale gli azzurri si sono visti costretti a rincorrere dopo aver buttato via il primo set.

Stanchezza fisica e mentale

Stavolta la rivale di serata era davvero troppo modesta per poter impensierire Giannelli e compagni: la buona volontà dei qatarioti è da lodare, ma anche un’Italia con le marce basse ha saputo volgere a proprio favore la contesa senza dover sudare chissà quanto.

Anche se Fefè magari non sarà stato del tutto soddisfatto, perché di errori se ne sono visti tanti, e un po’ perché la sensazione è che in coda a un’estate lunghissima e densa di impegni la stanchezza (fisica, ma anche mentale) stia presentando il conto.

Ale è tornato

Stesso sestetto della sera precedente per l’Italia, con Sanguinetti al centro accanto a Galassi e i soliti noti negli altri ruoli. Alessandro Michieletto è il grande protagonista della prima parte del match: attacca tutto quel che c’è da attaccare, è efficace al servizio, si ritrova in un amen a quota 6 punti e così facendo toglie tutte le certezze di questo mondo alla difesa asiatica.

Di più: con Romanò che fatica a trovare continuità e Lavia che lascia la scena ai compagni, il giovane schiacciatore di Trento è praticamente la soluzione a tutti i problemi (relativi) di casa Italia, pedissequamente cercato da Giannelli.

Il Qatar non può rappresentare una minaccia degna di tal nome e qualche pasticcio di troppo in palleggio facilita enormemente il compito del muro azzurro.

Secondo set, equilibrio solo all’inizio

Primo set, insomma, mai in discussione, al netto di qualche errore di troppo dalla linea dei 9 metri, peccato non proprio veniale che gli azzurri si porteranno appresso per tutta la serata (chiuderanno con 17 errori al servizio contro i 13 degli avversari).

Nel secondo set c’è un po’ più di equilibrio, almeno fino all’11-10, quando una sequenza di due muri di Giannelli e un ace di Galassi spediscono i ragazzi di De Giorgi a distanza di sicurezza.

Entra anche Rinaldi (e bene) al posto di Lavia e la mossa paga dividendi, sebbene un ace di Stevanovic consigli agli azzurri di non abbassare troppo la guardia.

I soliti errori al servizio tengono in gioco gli avversari, ma un discusso videocheck (tocco lievissimo a muro) sbrogliato dopo una lunga attesa consegna all’Italia 4 palle set, con la prima subito sfruttata da Romanò in uno dei rari lampi di serata.

Rinaldi sale in cattedra

A inizio terzo set si assiste all’unico e fugace tentativo di allungo dei qatarioti, che vanno sul 3-1 prima di un parziale di 6 punti a 2 per l’Italia che contempla tre muri (uno a testa per Romanò, Rinaldi e Galassi) e un ace del solito Michieletto.

Da quel momento in poi, al netto di un po’ di confusione in qualche scambio (cominciano gli asiatici, ma l’Italia quando “s’impegna” non è da meno) e delle solite sbavature dalla linea dei 9 metri, per il Qatar non c’è possibilità di riportarsi a contatto: Pape e Raimi tentano un ultimo disperato tentativo per allungare la partita, ma gli azzurri senza apparente difficoltà riescono a tenere a bada ogni proposito alternativo a una chiusura rapida di incontro.

Si perde più tempo in chiacchiere o al video che non a giocare: Bovolenta si gode qualche scambio prima della chiusura affidata a una slash di Rinaldi, che è una delle note liete di serata. Michieletto unico in doppia cifra con 14 punti, con Galassi (tra i migliori) a quota 9 e Romanò che nonostante percentuali basse arriva a 8, complici anche due muri.

Lunedì per l’Italia giornata di riposo, poi martedì alle 22 italiane si torna in campo contro l’Ucraina, battuta al debutto per 3-0 da Cuba (oggi c’è la sfida con l’Iran). Dopo due turni di gare, come da pronostico in vetta Italia, Germania e Brasile a punteggio pieno (a Parigi 2024 si qualificano le prime due del torneo).

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