La panchina di Luciano Spalletti sulla Nazionale italiana è tutt’altro che salda. Alla vigilia della gara contro la Moldavia, ormai delicata al di là del valore dell’avversario, a tenere banco è soprattutto il colloquio che ci sarà il giorno dopo tra l’attuale Ct e il presidente della FIGC Gabriele Gravina. La separazione è possibile e già si fanno nomi dei possibili sostituti: tra i veterani Ranieri e Pioli c’è anche l’opzione traghettatore.
- Spalletti sempre più lontano dall'Italia
- Ranieri il nome che mette tutti d'accordo
- Pioli is on fire tra Firenze e l'azzurro
- Un caronte tutto azzurro: la terza opzione
Spalletti sempre più lontano dall’Italia
La partita contro la Norvegia con seguente roboante sconfitta ha provocato più danni della grandine. Ad oggi le possibilità che Luciano Spalletti guidi l’Italia per tutto il percorso di qualificazione ai Mondiali del 2026 non sono più tanto elevate. Non ha convinto fin qui la gestione del Ct né tanto meno c’è stato il conforto dei risultati tra l’Europeo flop e il cammino partito in salita per Usa, Canada e Messico 2026.
Ranieri il nome che mette tutti d’accordo
Se le dimissioni ad oggi non sembrano un tema, c’è l’esonero che invece lo è diventato eccome. Tutto dipenderà dall’esito dell’incontro tra Spalletti e Gravina nel quale il presidente federale chiederà spiegazioni sulla gestione della squadra e le intenzioni su come uscire da una crisi che appare profonda. Ma intanto si pensa già al sostituto, con Claudio Ranieri che sarebbe il nome in grado di mettere tutti d’accordo.
Nato come una suggestione social, in realtà l’allenatore testaccino gode anche della stima dei vertici della federazione. Per il 73enne capitolino sarebbe davvero la perfetta chiusura di un cerchio leggendario. Bisogna capire, però, se la decisione di smettere è così irrevocabile come ha spiegato nei giorni scorsi. In fondo il ruolo di selezionatore è diverso da quello di mister dall’impegno quotidiano.
Pioli is on fire tra Firenze e l’azzurro
Poi ci sono le alternative, naturalmente. Quella più credibile conduce dritto a Stefano Pioli che in questo momento è legato da un contratto con l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo. Il suo rapporto con gli arabi è finito ma per questioni fiscali il tecnico non potrebbe prendere altri impegni prima di metà luglio. In realtà l’ex allenatore del Milan sarebbe già in parola con la Fiorentina. Anche in questo caso occorrerebbe capire se l’azzurro sarebbe in grado di farlo vacillare.
Un caronte tutto azzurro: la terza opzione
Veniamo quindi alla terza opzione, quella in cui arrivare ad uno dei due big liberi non sarebbe possibile. Premesso che ci sarebbe pure Roberto Mancini libero per il quale andrebbe verificato lo stato dei rapporti attuale dopo la brusca separazione del 13 agosto 2023, non è da escludere a priori l’ipotesi traghettatore. In quel caso subentrerebbero vecchie glorie azzurre come Fabio Cannavaro o Daniele De Rossi.
Qualcuno ha parlato pure di Rino Gattuso per il quale è già ufficiale la separazione con la Dinamo Zagabria. Ma insomma qui sarebbero dei veri e propri traghettatori, dal momento che sono ex campioni che devono ancora costruire il proprio curriculum da tecnici per sedersi sulla panchina della Nazionale. Il tempo stringe, ormai mancano poche ore e sapremo. Intanto, però, c’è la Moldavia e non è più solo un dettaglio.
