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Italia ridimensionata dalla Germania: è allarme difesa

La pesantissima sconfitta subita contro la Germania, ha evidenziato degli evidenti limiti difensivi. Il CT Roberto Mancini dovrà lavorare anche sul reparto arretrato

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La pesantissima sconfitta contro la Germania ha ridimensionato il nuovo percorso dell’Italia di Roberto Mancini. Se nelle scorse gare il reparto su cui lavorare maggiormente sembrava essere quello offensivo, il 5-2 subito contro i tedeschi ha evidenziato i limiti difensivi.

Italia, la pesante eredità lasciata da Chiellini e Bonucci

Dopo l’addio alla Nazionale di Giorgio Chiellini e l’assenza di Leonardo Bonucci, Mancini ha affidato il difficile compito di sostituire l’ex coppia della Juventus ad Alessandro Bastoni e Gianluca Mancini.

Per i due centrali, è stata la seconda partita giocata insieme, dopo quella contro l’Ungheria, e se già in quell’occasione qualche segnale era arrivato, con il difensore della Roma che era stato autore di uno sfortunato autogol, nella partita contro la Germania la nuova coppia difensiva azzurra ha mostrato grandi lacune.

Italia, difesa colabrodo contro la Germania

Mancini e Bastoni non sono riusciti a contenere l’attacco della Germania. Il difensore giallorosso si è fatto cogliere spesso in infilata, mentre il compagno azzurro dell’Inter si perde prima l’inserimento di Kimmich che firma il vantaggio, poi atterra goffamente Hofmann, concedendo il rigore alla compagine tedesca, realizzato successivamente da Gundogan.

Se a queste, aggiungiamo qualche defaillance di Gigio Donnarumma, come in occasione del gol di Werner, si può arrivare alla conclusione che è il reparto difensivo quello su cui bisogna maggiormente lavorare.

Italia, c’è ancora tanto lavoro da fare per Roberto Mancini

L’Italia di Roberto Mancini sta vivendo l’inizio di un nuovo ciclo, c’è molto da lavorare e il CT ha provato a tenere unito il gruppo, cercando di dargli fiducia: “Il KO non modifica nulla nel nostro percorso, abbiamo due partite a settembre, hanno esordito tanti giovani”.

Per l’Italia però non arrivava una sconfitta con 5 gol al passivo dal lontano 1957, un dato che Mancini avrebbe sicuramente fatto a meno di ricordare. La Nazionale azzurra è un cantiere aperto, ma c’è ancora tanto da lavorare, a solo un anno di distanza dalla vittoria dell’Europeo.

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