Che quanto asserito con estrema puntualità dalla FIFA, in un verdetto pressoché annunciato anche per le implicazioni che un ripescaggio potrebbe comportare, non sarebbe stato gradito dal Cile era ovvio.
Ma se si escludono del tutto l’ostinazione, in questa circostanza, dei sudamericani e le flebili speranze azzurre della Nazionale del ct Roberto Mancini e degli italiani, pochi altri hanno ancora la perseveranza per continuare a perseguire l’obiettivo ripescaggio dopo il 10 giugno scorso.
- FIFA: il verdetto ha deciso, Ecuador ai Mondiali
- Cile non molla: gli scenari possibili
- Le conseguenze per l'Italia
- Speranze flebili di un ripescaggio azzurro
FIFA: il verdetto ha deciso, Ecuador ai Mondiali
Dopo quanto deciso dalla FIFA, l’Ecuador è formalmente qualificato a Qatar 2022, cosa che non è stata affatto accettata di buon grado dai cileni, i quali hanno contestato la vittoria e dunque i punti messi via dai rivali schierando Byron Castillo, in realtà colombiano come sottolineato anche dai documenti pubblicati dal sito online di Marca.
Cile non molla: gli scenari possibili
Dopo aver incassato, dunque, il primo no al ricorso avanzato dal team di esperti legali incaricati dal Cile di valutare le vie percorribili, uno scenario rimasto possibile sarebbe quello dell’opposizione con ricorso al TAS, al quale sarebbero affidate le speranze ultime di poter vedere escluso l’Ecuador e riaprire i giochi per il Cile.
Una mossa che non esclude del tutto, almeno a questo punto della questione, il ricorso in Camera d’Appello che, insomma, non dovrebbe però ribaltare la pronuncia già formalizzata dalla FIFA.
Le conseguenze per l’Italia
E l’Italia? Com’è noto le nazionali europee che possono ritenersi qualificate ai prossimi Mondiali sono nel numero di 13, in considerazione dell’impianto stabilito dal regolamento. Ragione secondo cui la stessa Evelina Christillin, figura più che autorevole, aveva esplicitamente azzerato il livello delle aspettative rispetto all’eventualità – assai remota – che l’Italia potesse riaffacciarsi al più importante dei tornei.
Così anche il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, dopo il consulto e la replica alquanto restrittiva della FIFA: non vi era e non vi sarebbero ancora adesso i presupposti perché l’Italia possa ritenere plausibile una componente, in primis il ranking, di aiuto alla causa Mondiali.
Speranze flebili di un ripescaggio azzurro
Nessuna speranza di vedere gli azzurri ancora in lizza, almeno con questo stato dell’arte a dicembre? Intanto il ct Roberto Mancini studia la Nazionale del futuro in questa Nations League con nuovi assetti e una prospettiva, forse, più innovativa, più libera di sperimentare e di rimediare – con la dovuta distanza – alla mancata qualificazione da campioni d’Europa.