Los Angeles è lontana, ma per Ivan Zaytsev ormai irraggiungibile. A meno che a Fefè De Giorgi non venga in mente di convocarlo nei 12 da portare ai giochi: non l’ha fatto per Parigi, improbabile (per non dire impossibile) che possa avvenire tra tre anni e mezzo. Tanto che lo Zar aveva puntato tutte le sue fiche sul beach volley, il primo amore al quale era tornato l’estate scorsa in coppia con Daniele Lupo, progettando proprio l’avventura olimpica per concludere nel modo migliore la propria carriera da atleta. Un proposito però naufragato dopo una sola stagione di apprendistato, chiusa con un titolo italiano ma anche con la sensazione che puntare realmente a LA28 sarebbe stato troppo complicato.
L’annuncio di Lupo e la scelta dello Zar
L’annuncio della fine del sodalizio tecnico tra Lupo e Zaytsev è arrivato nelle scorse ore per voce proprio da Daniele Lupo (che ha parlato al podcast BV On the Road), e a conti fatti non ha sorpreso nessuno. Forse un po’ Marco Solustri, il tecnico che l’estate scorsa aveva deciso di dedicarsi alla composizione e alla crescita della nuova coppia, che a settembre si era laureata campione d’Italia al termine di un’estate vissuta sempre sulla cresta dell’onda. Insomma, il binomio pareva funzionare e anche bene, al netto dell’età non propriamente giovanissima della coppia.
Qualcosa però durante l’inverno ha finito per far recedere Zaytsev dalle sue intenzioni e dai propositi olimpici: la scelta di abbandonare Monza per accettare la proposta del Galatasaray (col quale gioca da poco meno di due mesi) era già parso un segnale abbastanza inequivocabile delle intenzioni dello Zar, che ha probabilmente fatto anche due conti in tasca e ha capito che il volley indoor è decisamente più remunerativo rispetto al beach volley.
Zaytsev ha preferito le laute offerte indoor
A rimetterci, insomma, è soprattutto Daniele Lupo. Che si ritrova dopo un anno dal via della nuova avventura verso le olimpiadi del 2028 senza un compagno, costretto a ripartire praticamente da zero ma con molti mesi in meno a disposizione. “Ho compreso le ragioni di Ivan, che ringrazio per aver fatto un pezzo di strada con me. Poter essere allenato da Solustri è stato davvero qualcosa di straordinario, adesso però è tempo di cominciare a guardarmi intorno e capire che direzione prendere”.
Lupo, che a maggio compirà 34 anni, è stato argento a Rio 2016 in coppia con Paolo Nicolai, che si è ritirato lo scorso anno dalle scene. Zaytsev alla fine ha preferito proseguire la sua carriera indoor: in Turchia si è riaccesa la fiamma che a Monza stava lentamente spegnendosi, con il Mint che dall’addio dello Zar ha continuato a fare fatica (ad oggi è ultimo in classifica, e finisse così la Superlega sarebbe retrocessa in A2). Resta un personaggio che piace e che ha mercato, ed evidentemente i sacrifici di diventare un beacher a tempo pieno (costretto anche a ripartire da tornei “minori” per guadagnare i punteggi di qualificazione per i giochi olimpici) hanno fatto il resto.