La voglia di Olimpiadi di Ivan Zaytsev non conosce fine. E non si ferma di fronte a un’esclusione (conclamata: De Giorgi praticamente non l’ha mai convocato nel suo ciclo) che di fatto ne ha arrestato la carriera ad alti livelli in azzurro. Lo Zar un’altra medaglia a cinque cerchi la vuole mettere al collo, possibilmente d’oro dopo le due (bronzo a Londra, argento a Rio) che già fanno parte della sua bacheca personale. Ma per farlo ha deciso di passare alla sabbia: in coppia con Daniele Lupo, sotto gli occhi attenti del guru Marco Solustri, proverà a spingersi fino a Los Angeles 2028, quando avrà 40 anni, ma ancora una voglia matta di dimostrare quanto vale.
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Lo Zar raddoppia: “Non ho chiuso col volley indoor”
Non è un addio al volley indoor, come specificato nella conferenza stampa che ha tenuto a battesimo la nuova coppia. “Sto aspettando una proposta, perché un paio di stagioni ad alto livello voglio ancora farle. Altrimenti avrei fatto un bel festone d’addio”, spiega l’ormai ex giocatore della Lube. Che al beach volley ha sempre voluto bene: “Un po’ come al primo amore, quello che non si scorda mai. Sono davvero felice di avere questa opportunità: il beach lo sento nel mio dna, servono tanta dedizione e costanza nel lavoro, e non vedo l’ora di cominciare a sudare. Dovrò riprendere un po’ le misure, ma so che mi verrà tutto naturale”.
L’obiettivo è di partire da subito nella stagione estiva con il campionato italiano: “Andremo avanti step per step, senza mettere il carro davanti ai buoi. Non sarà semplice all’inizio, ma siamo entrambi carichi e motivati, decisi a far vedere quanto valiamo”.
Primo step gli Europei in Olanda, ma serve una wild card
Daniele Lupo ha raccontato come è nato il connubio che li ha portati a diventare una coppia con ambizioni importanti. “Tutto è nato da una stories su Instagram e da un messaggio che ci siamo scambiati io e Ivan. Ci siamo trovati subito d’accordo sul fatto di voler condividere un’esperienza assieme e quello abbiamo fatto: non era scontata una cosa simile, ma ora non vediamo l’ora di poter andare a giocare e a dimostrare tutto il nostro valore. Anche se, per quanto fatto, non abbiamo nulla da dover dimostrare”.
Marco Solustri, il tecnico che li prenderà sotto la sua ala, sembra quasi emozionato. “Quando nel 1980 andai in California e me ne tornai con questa nuova disciplina ai più sconosciuta in Italia mi sembrava di sognare. Oggi trovo ancora gli stimoli per guardare avanti: Ivan e Daniele sono due ragazzi impagabili, hanno entrambi voglia di apprendere e non si risparmieranno su nulla per dimostrare quanto valgono. Poi per me sarebbe speciale portarli a Los Angeles: quasi 50 anni dopo quelle giornate del 1980, per me tornare in California sarebbe come chiudere un cerchio”. Primo step, oltre all’italiano, gli Europei in Olanda dal 13 al 18 luglio (ma serve una wild card).