Arrivano nuove conferme sull’imminente svolta nello staff di Jannik Sinner. Il campioncino altoatesino, fermo dopo l’eliminazione agli Australian Open, dovrebbe rientrare sui campi solo il prossimo 21 febbraio con l’ATP 250 di Montpellier dopo la lunga assenza causata dalla positività al Coronavirus, ma anche, appunto, da un momento particolarmente turbolento a livello personale riguardante appunto il proprio gruppo di lavoro.
Rivoluzione Jannik Sinner: come cambia lo staff tecnico
Le voci su un’imminente separazione dallo storico coach Riccardo Piatti prendono forza e ora, in base a quanto riportato da Sky Sport, prende corpo anche la composizione dello staff che seguirà Jannik Sinner durante il prosieguo della stagione. Smaltito il Coronavirus Sinner si sta allenando a Montecarlo insieme a Simone Vagnozzi, già artefice dell’exploit di Marco Cecchinato nel 2018, che dovrebbe quindi diventare il tecnico “ufficiale” di Jannik.
A suppoortare Vagnozzi ecco la figura del “super coach” del quale si parla da diversi giorni. Si tratterebbe dello svedese Magnus Norman, allenatore di successo e coach, tra gli altri, di Stanislav Wavrinka.
Chi è Magnuns Norman, il nuovo ‘super coach’ di Jannik Sinner
Norman avrebbe quindi “battuto” la concorrenza dei tanti altri ex campioni che si erano proposti per seguire da vicino la crescita di Sinner, da John McEnroe a Boris Becker, che sarebbe invece stato il prescelto del team Piatti, all’interno del quale già da tempo si sarebbe fatta strada la convinzione della necessità di affiancare al talento italiano un “super coach” di provata esperienza
Classe ’76, vincitore di 12 tornei Atp in carriera, Norman ha vissuto il proprio anno d’oro nel 2000, quando ha raggiunto la finale del Roland Garros e le semifinali agli Australian Open, oltre al secondo posto nel ranking Atp, punto più alto della carriera, due anni dopo aver vinto la Coppa Davis con la sua Svezia battendo proprio l’Italia nella storica finale di Milano.
Costretto al ritiro nel 2004 da numerosi problemi fisici Norman si è poi trasformato in un coach di successo contribuendo agli exploit di Stan Wawrinka, portandolo a vincere tre tornei dello Slam. Tra gli altri giocatori “allevati” da Norman il connazionale Robin Soderling, portato per due volte alla finale del Roland Garros, e il bulgaro Grigor Dimitrov.
Sinner-Piatti, i dettagli della separazione
Insomma, un coach dalle qualità innate, che sembra destinato ad aggiungere anche il nome di Sinner tra i talenti da valorizzare e portare, se possibile, a livelli ancora superiori rispetto a quanto fatto da Wavrinka, che Norman ha conosciuto in età piuttosto avanzata.
Prima di ufficializzare la svolta, tuttavia, Sinner dovrà formalizzare la separazione dal team Piatti: sempre secondo quanto riportato da ‘Sky Sport’, nonostante lo screzio avuto tra le parti in Australia durante la partita tra Jannik e Taro Daniel, Sinner punta a chiudere all’insegna della correttezza e del rispetto reciproco una collaborazione iniziata quando Sinner aveva 13 anni.