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Jannik Sinner, il pilastro della famiglia: i genitori Hanspeter e Siglinde, la zia Meggi, il fratello Mark e l'amore per Sesto e San Candido

Il numero 1 del ranking mondiale ha vissuto il sogno grazie anche ai suoi genitori che lo hanno lasciato libero di scegliere il tennis: chi sono e che cosa fanno. Il legame con i suoi cari e il rapporto con Mark, suo fratello

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

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Tra i meriti, indubbi, del numero 1 del ranking mondiale Jannik Sinner c’è una qualità che ad altri protagonisti della scena sportiva internazionale manca nella medesima misura. Sa comunicare nell’istante esatto in cui l’attenzione mediatica è al picco un messaggio potente, condiviso, giusto perché universale.

Anche dopo la vittoria degli US Open ha rammentato quanto sia indispensabile, nell’esistenza di ciascuno e qualunque sia la sua esistenza, la cura nei riguardi della propria salute. Le parole di Jannik, allora, hanno saputo commuovere e rendere partecipi i suoi estimatori della sua dolorosa e quotidiana convivenza con la malattia, da parte di sua zia Margith scomparsa proprio sabato 21 settembre.

Sinner in lutto per la morte della zia

La zia di Jannik Sinner, sorella della madre Siglinde, alla quale aveva dedicato il suo secondo trofeo nel Grande Slam, è mancata a 56 anni dopo una malattia che Jannik ha deciso di rendere pubblica le sue gravi condizioni per sensibilizzare su un tema centrale come la salute e l’attenzione alla cura e ai controlli programmati. La conferma della sua morte è giunta da parte dei suoi cari attraverso un necrologio estremamente toccante.

“Vorrei che tu sapessi quanto eri preziosa”, è l’incipit. “Margith si è addormentata per sempre nella sua amata casa”, quanto dettato dalla famiglia Sinner-Rauchegger estremamente coesa, unita anche in questa tragedia pur avvertita come prossima, capita con anticipo rispetto agli eventi.

L’ultimo saluto di Jannik

Lo stesso Sinner era tornato di recente a Sesto Pusteria, suo paese di origine (San Candido, in particolare, è la piccola comunità dove è cresciuto), per rivederla e probabilmente salutarla considerato l’aggravarsi delle sue condizioni.

Con un lungo viaggio, il campione era tornato a casa: volo Emitares da New York a Milano, aereo privato fino a Bolzano, elicottero per Sesto. Poi Bologna per tifare l’Italia in Coppa Davis e il ritorno a Milano in occasione dell’evento del suo sponsor, Gucci, e della sfilata-evento di venerdì.

Ora Jannik si trova già in Cina. A Pechino lo ha colto la notizia, annunciata forse ma non meno dolorosa, della scomparsa della zia nel necrologio e nel manifesto che le è stato dedicato:

“Margith si è addormentata per sempre nella sua amata casa. Accompagneremo la nostra cara Meggi martedì 24 settembre alle ore 13:45 dalla chiesa dell’ospedale alla chiesa parrocchiale di Villabassa per la funzione di commiato; La celebrazione potrà essere effettuata tramite il canale YouTube dell’unità pastorale Alta Pusteria. La tumulazione dell’urna avverrà in un secondo momento con i familiari e gli amici più stretti.

Con amore e gratitudine: tuo marito Karl con il tuo amato figlio Rene, i tuoi genitori Josef e Maria, tua sorella Siglinde con Hanspeter, Jannik e Mark con Lisa , i tuoi cognati, cognate, nipoti, la tua figlioccia Anna, il tuo padrino Hanne, tua suocera Emma, ​​tutti gli altri parenti e amici. Villabassa, Sesto, Casies, Cermes

I nostri ringraziamenti vanno a tutto il team dell’Ospedale di Brunico, in particolare al reparto di palliative con il Dott. Monika Hilber e le sorelle Sprengel per la loro amorevole cura e sostegno. Un grande ringraziamento all’adorabile vicinato e alle sue migliori amiche Petra, Margit, Helga, Petra, Manu e Mariedl per il loro caloroso sostegno. Invece di deporre fiori sulla tomba, dovreste fare una donazione all’Aiuto contro il cancro di Dobbiaco, IBAN IT30 B080 8058 3600 0030 0206 148.Accompagneremo la nostra cara Meggi martedì 24 settembre alle 13:45, partendo dalla chiesa dell’ospedale, alla chiesa parrocchiale di Villabassa per la funzione di commiato. La celebrazione potrà essere effettuata tramite il canale YouTube dell’unità pastorale Alta Pusteria”.

La dedica alla zia malata

Sinner dovrebbe disputare, stando al calendario, l’ATP 500 Pechino per difendere il titolo e i punti conquistati la scorsa stagione tra il 26 settembre e il 2 ottobre, poi sarà la volta del Masters 1000 di Shangai.

Fonte: ANSA

Sinner all’arrivo in Cina

Il numero 1 mondiale aveva dedicato il suo successo agli US Open a zia Margith, spirata il 21 settembre scorso:

“Quando ero piccolo i miei lavoravano tutto il giorno e io trascorrevo molto tempo con mia zia. Mi accompagnava alle gare di sci, passavamo l’estate insieme. Noi viaggiamo molto, quindi è difficile passare del tempo con le persone che amiamo veramente, ma se lo avessi, di sicuro lo passerei con le persone a cui tengo veramente: una di queste è proprio mia zia”, aveva detto.

La famiglia Sinner, Hanspeter e Siglinde

Sinner ha il suo riferimento nella famiglia, nella sua Sesto: nulla è però mutato nel loro stile di vita. L’ascesa inarrestabile del campione altoatesino ha modificato solo parzialmente la vita dei suoi genitori e di suo fratello.

I suoi genitori, Hanspeter e Siglinde, possiedono e seguono un albergo a Sesto dal 2022, dopo aver gestito un rifugio tra le loro montagne, in Val Pusteria: la loro è una famiglia nota, ed è qui che torna e si rifugia Jan (così lo chiamano) quando vuole ritrovarsi.

Chi è suo fratello Mark e che cosa fa

Suo fratello Mark, arrivato a nove mesi dalla Russia, è nato nel 1998 e qui continua a vivere e svolge un lavoro molto impegnativo, di estrema rilevanza per la comunità locale, ma lontano dai riflettori che i successi del fratello minore hanno acceso su di lui e i suoi genitori.

Siamo a Sesto in Val Pusteria, dicevamo, dove mamma e papà lavoravano in un rifugio prima di dedicarsi a Haus Sinner (il loro hotel), unn sogno realizzato per entrambi. I genitori di Sinner, com’è noto, lo hanno cresciuto tra queste montagne consentendogli anche di lasciare la famiglia da piccolissimo, per inseguire un sogno.

Jannik aveva dimostrato una passione per il calcio, ma poi il tennis aveva preso il sopravvento. Dall’addio ai suoi al 2023, c’è stata tanta vita e tanto lavoro per centrare successi personali e trascinare l’Italia alla vittoria in Coppa Davis, dopo l’exploit alle Atp Finals dove lo ha sostenuto anche il papà.

La dedica ai suoi genitori

A Melbourne, quando Sinner ha vinto il suo primo titolo del Grande Slam, non erano presenti, ma Jannik li ha portati lì in mezzo al campo con l’affetto e l’amore che ha deciso di condividere con il suo pubblico.

In quelle ore di gioia, ha saputo impartire una grande lezione di sacrificio, gioia e divertimento e anche di estrema generosità dei suoi che hanno preso una decisione complicata, quando Sinner era poco più che un ragazzino e aveva deciso, dopo sci e calcio, che la racchetta era al centro dei suoi progetti.

Così ha voluto, con un innegabile peso per quell’inevitabile addio imminente, dedicare Flushing Meadows a sua zia, altro caposaldo della sua infanzia e della sua crescita. Quando il Comune di Sesto ha festeggiato le vittorie del campione ogni singolo componente del suo nucleo familiare, nonna compresa, ha preso parte all’evento a segnare la partecipazione alla vita di comunità del centro a ridosso delle Dolomiti.

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