C’è soddisfazione per ‘Pedale Azzurro’ dopo l’edizione 106 del Giro d’Italia, la esprime il CT Daniele Bennati che spende parole al miele in particolare per Jonathan Milan: “Le sue progressioni negli ultimi 500-600 metri sono impressionanti, poteva vincere altre due tappe. Se vuoi prendere parte al Mondiale, lo accolgo a braccia aperte” spiega Bennati, al secondo Mondiale in ammiraglia, a ‘La Gazzetta dello Sport’.
Il bottino del 23enne friulano, alla prima rassegna ‘Rosa’, è di buon livello: la Maglia Ciclamino (la seconda più giovane di sempre dopo quella indossata nel 1979 da Beppe Saronni), la vittoria a San Salvo, quattro volte secondo, e una determinazione che ha evitato il ritiro dopo la tappa delle Tre Cime di Lavaredo, affrontata in condizioni fisiche imperfette. L’Italia potrebbe aver trovato una stella per le volate, l’erede dei vari Mario Cipollini e Alessandro Petacchi: “Jonathan può diventare un numero 1 dello sprint e non solo; perché avrà modo di puntare a qualche Classica; Ha un fisico che ricorda Cipollini, Kittel era più pesante. Ha una notevole capacità lattacida, può reggere i fuorigiri per molti più secondi rispetto i rivali. Spesso lo abbiamo visto recuperare posizioni, anche se era esposto al vento”,
Un Milan così in forma sarebbe carta preziosa ai Mondiali di Glasgow, in programma il 6 agosto, ma nei tre giorni precedenti Milan è chiamato a dare una mano al quartetto italiano e in quella giornata nella prova individuale dell’inseguimento: “A lui piacerebbe, perché i successivi Mondiali saranno più duri; non è una scelta facile per lui, io non metterò pressione aggiuntiva. Nell’individuale, Milan ha ambizioni di una medaglia d’oro e di record del mondo, mentre in una prova su strada ci sono ulteriori variabili.Se farà la pista, potrebbe poi puntare come Consonni e Ganna agli Europei di settembre in Olanda; un Milan in versione Giro d’Italia sarebbe il punto di riferimento azzurro per le volate, è chiaro”.