Ivan Juric non fa drammi per aver perso in rimonta il derby, perché i suoi ragazzi hanno dimostrato la personalità di affrontare la Juventus sul piano del gioco: “Sono deluso solo per il risultato, ma porto via da stasera molti spunti interessanti, l’analisi è semplice: un primo tempo dominato, in cui abbiamo segnato e costruito palle gol, un secondo tempo tosto, siamo stati polli e il terzo gol ha deciso la partita, ci è mancata attenzione”.
C’è un ragazzo che finisce sotto i riflettori negativi: “Radonijc non ha rispetto per il calcio, non è concentrato quando gioca; in sei mesi che lo alleno, non ho saputo renderlo un calciatore vero, se è vero che quando è entrato in campo non ha rispettato ancora le consegne date. Puoi avere le giocate, ma è più importante la concentrazione: devi fare certe cose su un angolo a favore e altre su un angolo difensivo; se fai questi errori, ne paga la squadra. La Juventus ha vinto grazie ai dettagli, tutti devono stare sul pezzo, non siamo a questo livello”.
La personalità è la leva per migliorare ancora: “Abbiamo tenuto bene la palla, il Torino sta crescendo. Siamo una squadra giovane che ha voglia di fare, c’è stato pressing alto e palloni riconquistati e mossi bene da una parte all’altra del campo. Siamo stati pericolosi, non è stato un possesso sterile; abbiamo davanti un grande futuro, le difficoltà fanno parte del cammino. Voglio essere il motore del Torino, ci sono giocatori ai box che ci renderanno più completi e tanti buoni elementi, penso a Ilic, Schuurs, Vlasic, Ricci, Buongiorno.. Dovremo però decidere a quali traguardi ambire”.