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Juve, bye bye giovani: che fine hanno fatto Miretti, Fagioli e Soulé?

Soltanto pochi minuti in campo per le promesse bianconere: per uscire dalla crisi Allegri ha deciso di affidarsi ai giocatori più esperti a sua disposizione 

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Di fronte a una Juventus balbettante in campionato e in Champions League molti tifosi bianconeri hanno spesso chiesto sui social network più coraggio a Massimiliano Allegri nel lanciare i giovani talenti usciti negli ultimi anni dalla Continassa.

Miretti, Fagioli e Soulé giovani dimenticati dalla Juve

Una richiesta motivata da principalmente da tre ragioni: lo scarso rendimento dei giocatori più esperti, le ottime qualità dei ragazzi del vivaio della Juve e il fatto che lo stesso Allegri, in avvio di stagione, abbia mostrato una certa apertura verso questi giocatori. In particolare verso Fabio Miretti, centrocampista largamente utilizzato nelle prime gare della stagione, ma anche verso Nicolò Fagioli e Matias Soulé, giovani sui quali la dirigenza ha fatto intendere di voler puntare per blindare il futuro della Juventus.

Con lo scorrere della stagione e l’aggravarsi della posizione in classifica della Juve, però, Allegri ha via via dato sempre meno spazio a Miretti, mentre per Fagioli e Soulé la porta della prima squadra s’è quasi chiusa del tutto.

Juve, Miretti accantonato da Allegri

Miretti era stata la mossa a sorpresa di Allegri nelle prime gare dell’anno agonistico. A oggi il 19enne centrocampista può vantare 550 minuti complessivi in stagione, con 12 partite giocate. Le 6 gare da titolare disputate, però, sono tutte concentrate tra agosto e settembre: l’ultimo match in cui Miretti è stato schierato nell’undici iniziale da Allegri risale al 18 settembre, data della clamorosa sconfitta della Juve per 1-0 a Monza.

Da allora solo panchina per Miretti, utilizzato per soli 5’ nelle due gare col Maccabi Haifa in Champions League e 47 minuti nelle due gare con Bologna e Milan, mentre nell’ultima gara con il Torino il centrocampista è rimasto seduto in panchina per tutta la gara.

Juve, poca fiducia nei giovani Fagioli e Soulé

Per Fagioli, da molti ritenuto il talento più puro sfornato dalla Juve negli ultimi anni, i numeri sono anche peggiori. Nonostante l’ottimo campionato di B con la Cremonese, concluso con la promozione dei grigiorossi in A, Fagioli è rimasto ai margini del progetto tecnico di Allegri, che non l’ha mai schierato titolare e finora gli ha concesso appena 20 minuti in Champions League (nella sconfitta per 2-1 con il Benfica a Torino) e 39’ in serie A, suddivisi nelle gare contro Fiorentina (7’), Salernitana (28’) e Monza (4’).

Ancora inferiore il minutaggio di Soulé, trequartista molto considerato in Argentina – il c.t. Scaloni l’ha convocato nella Selecciòn, pur non facendolo mai debuttare – che finora ha messo insieme appena 49 minuti in campo: la “fetta” di partita più grossa giocata finora è quella di Haifa, dove a Soulé sono stati concessi 16 minuti quando però il Maccabi era già sul 2-0 e la partita della Juve era ormai compromessa.

Insomma pare che per rimettere la Juventus in carreggiata Allegri non abbia intenzione di puntare sull’esperienza più che sull’entusiasmo dei giovani bianconeri.

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