All’indignazione popolare scaturita dalla violazione della zona arancione, per trascorrere in un albergo di lusso a Courmayer il compleanno di Georgina Rodriguez con annessi, si somma un gennaio davvero deludente sul versante dell’efficacia e dei risultati ottenuti. Per Cristiano Ronaldo, per il campione portoghese della Juventus, per il Pallone d’Oro non c’è mai stata crisi. Ma i numeri parlano e palesano una certa flessione.
La frustrazione di Cristiano Ronaldo per l’Inter
Così mentre Andrea Pirlo ha ricompattato un gruppo, superato l’impasse Inter e metabolizzato una sconfitta che segna una svolta e una presa di coscienza collettiva, il prodigioso Cristiano, il simbolo di un successo imprenditoriale notevole e per il prestigio calcistico e per i contratti e gli sponsor, si è fermato.
Non è questione di crisi, ed è corretto sottolinearlo, poichè le statistiche di Ronaldo non sono mai mediane, nella norma insomma. Quindi assistere a un ridimensionamento di un rendimento fuori dall’ordinario è un segnale di stanchezza o, almeno, un segnale di cedimento della squadra intera che – inutile negarlo – CR7 ha saputo trascinare in condizioni avverse e riportare al successo.
A disturbare Cristiano Ronaldo sarebbe stata l’Inter, la partita al Meazza con i limiti e le evidenze che hanno decretato l’egemonia di Conte e della sua visione e interpretazione di quella partita.
I numeri di Cristiano Ronaldo
Fino a dicembre, la sua media realizzativa parlava di un gol ogni 74 minuti, in questo inizio 2021 è scesa fino a una rete ogni 165 minuti. Altrove potrebbero gioire, ma non alla Juventus. E non adesso.
Che sia un problema di coppia, ovvero di compagno di reparto? Possibile, però non quando si parla di Cristiano, giocatore talentuoso quanto duttile come dimostra il suo percorso.
Anche lui può avere dubbi e ripensamenti, una quota di rabbia, addirittura di frustrazione per quanto non raccolto al Giuseppe Meazza contro l’Inter nel derby d’Italia che si rinnova a brevissimo giro nella semifinale di Coppa Italia. Dopo quella partita, pare infatti che Ronaldo abbia ancora risentito della prestazione e dell’arresto dei propri risultati a titolo personale. Nulla di irrecuperabile o di definitivo: febbraio è appena iniziato, il calendario promette bene e gennaio è ormai alle spalle.
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