Non accennano a placarsi le polemiche legate alla mancata disputa di Juventus-Napoli. Anzi, col passare dei giorni si sono aggiunti nuovi motivi di frizione e di sospetto. Quelli della Juve ci sono rimasti male per la mancata concessione del 3-0 a tavolino, slittata e forse definitivamente messa da parte, norme alla mano. Quelli del Napoli si sentono invece sotto tiro per l’apertura di un’indagine da parte della procura federale sull’eventuale mancata applicazione del protocollo. Ad arricchire di pepe la vicenda arriva un succoso retroscena sulla Figc.
Juve-Napoli: il mister X
È il portale Dagospia a scrivere con sospetto che su tutta la vicenda “c’è qualcosa di strano: l’apparente equidistanza del presidente Gravina, infatti, mal si concilia con il movimentismo del suo braccio destro, Giancarlo Viglione“. Ex fedelissimo di Pecoraro Scanio e di Cosimo Sibilia, presidente della Lega Dilettanti, Viglione – sempre secondo Dagospia – è “deus ex machina della giustizia sportiva della Federcalcio, colui che in questi giorni ha infilato Gravina nel vicolo cieco del sostegno acritico alla Lega Serie A di Dal Pino“.
Napoli sotto inchiesta
Il caso Juve-Napoli, insomma, si inquadrerebbe in uno scenario più ampio. “Prima – mentre imperversava la tempesta – Viglione ha convinto Gravina a non intervenire, relegandolo a un colpevole ruolo di comprimario, poi ha strizzato l’occhio alla sensibile Procura federale, guidata dal collega Capo di Gabinetto, Giuseppe Chinè, che con un arzigogolato ragionamento ha aperto un’indagine sui rapporti tra il Napoli Calcio e la ormai famigerata ASL di Napoli. Poco importa a Viglione – sottolinea Dagospia – che la risibile indagine distruggerà i residui rapporti tra l’elettore De Laurentiis e l’aspirante eletto Gravina, perché lui in ogni caso rimarrà in piedi”.
Asl, protocollo ed elezioni
Sullo sfondo, infatti, c’è lo sprint elettorale: “Se dovesse vincere Gravina – conclude l’articolo – lui continuerà a imperversare in Via Allegri, dove gli uscieri lo chiamano il Presidentino, anche per via della ridotta statura. Se invece Gravina dovesse venire soppiantato da Sibilia, lui ha già pronto il piano B: ricucire con il vecchio mentore irpino grazie ai suoi buoni uffici al Governo, Spadafora e Boccia su tutti, e alla gratitudine di Agnelli e Dal Pino, che di Gravina mal tollerano l’anelito all’indipendenza”.
Intrigo Figc, le reazioni
Sono in molti a commentare la vicenda sui social. “Gravina equidistante? Ma se va ripetendo da giorni le cose che gli detta Agnelli“, sottolinea un tifoso napoletano. “Perché non hanno aperto inchieste su eventuali errori nel protocollo di Genoa e Juventus?”, si chiede Ciro. “Ma sono solo pettegolezzi, di cosa parliamo esattamente?”, domanda un supporter bianconero. “Di una Federazione che dovrebbe essere equidistante e che invece è solo strumento di potere al servizio dei soliti noti”, la replica di Andrea.