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Juve-Samp, ecco spiegate tutte le scelte di Valeri

La moviola ai raggi X sulle scelte di Valeri in Juve-Samp

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Juve-Samp, ecco spiegate tutte le scelte di Valeri Fonte: Ansa

Per qualcuno ha arbitrato da 8 azzeccando tutte le decisioni. Per altri il suo voto è 3 come gli episodi incriminati. L’arbitraggio di Valeri di Juventus-Sampdoria di ieri fa ancora discutere a 24 ore di distanza dal match dello Stadium. Due rigori per fallo di mano, un fuorigioco che ha spento la gioia di Saponara e di tutti i tifosi blucerchiati che hanno sognato per qualche istante di fermare la Juve in casa sua come già aveva fatto il Genova. Proviamo a spiegare le scelte dell’arbitro e del Var, se sono giuste o meno.

IL PRIMO RIGORE, CAN SCOMPOSTO Sì MA… – Per molti il primo rigore è stato l’ago della bilancia che ha provocato indirettamente l’assegnazione del secondo. Ma andiamo con ordine. Sul calcio d’angolo della Samp, Emre Can nel tentativo di anticipare tutti sul primo palo salta più in alto ma in maniera un po’ scomposta, quando si accorge di essere in anticipo sulla palla commette l’errore di abbassare la testa e lo sguardo ma il braccio sinistro è largo, molto probabilmente anche per mantenere l’equilibrio del salto. Colpisce la palla con il braccio, nettamente. Addirittura rischia di farsi autogol perché Alex Sandro salva sulla linea la sua deviazione. Passano pochi minuti e l’arbitro torna indietro sui suoi passi, richiamato dal Var dove c’è Maresca. Valeri decide di assegnare il rigore. Per Elena Tambini, ex arbitro opinionista a Pressing la decisione ci sta perché l’involontarietà di Emre Can non giustifica fino in fondo il suo braccio largo. Ma per molti altri il rigore resta generoso anche se l’indirizzo di queste ultime settimane, vedi Fofana in Inter-Udinese, Bastoni in Milan-Parma, è quello di considerare sempre meno la volontarietà. Il giornalista Mediaset Sabatini provoca: “Ma c’è o non c’è la volontarietà? perché sennò questo non è rigore…”

RIGORE JUVE INVOLONTARIO AL 100% MA VALERI COERENTE – Come detto, molto probabilmente, se Valeri non avesse dato il primo rigore non avrebbe dato nemmeno il secondo. Lo si capisce dal fatto che, a differenza del primo episodio, sul rigore per la Juve Valeri non ha dubbi e lo fischia anche senza l’ausilio del Var. Il mani di Ferrari è meno netto e meno volontario di quello di Emre Can. Ma qui più che compensazione, tesi sposata dallo juventino Mughini, dando per scontata la buona fede dell’arbitro sia chiaro, si può parlare di coerenza e metro arbitrale. Avendo considerato volontario il braccio di Can con occhi chiusi e testa bassa, Valeri è stato quasi costretto a non considerare le stesse attenuanti per Ferrari confermando la decisione anche dopo la visione del Var. L’episodio assomiglia molto a quello di Bastoni in Milan-Parma, le braccia sono attaccate al corpo o quasi ma il fallo di mano resta. New direction, piaccia o meno. Ci si dovrà abituare.

GOL ANNULLATO ALA SAMP, PRECISAZIONE SUL REGOLAMENTO – C’è la regola numero 11 in ballo nella rete “giustamente” annullata al povero Saponara, peraltro pure ammonito dopo la sua esultanza da gran gol che aveva impattato la partita sul 2-2 a 4 minuti dalla fine del recupero. Sullo sciagurato rinvio di Perin, Defrel tocca la palla mentre Saponara è oltre la linea del fuorigioco. In molti hanno contestato la volontarietà del tocco dell’attaccante ex Roma e Sassuolo poi rivelatosi passaggio per Saponara. Proprio la regola 11 del fuorigioco non fa menzione di volontarietà o involontarietà del passaggio quindi se per i due episodi da rigore, come dice Allegri, si entra in un discorso di discrezionalità e soggettività, qui siamo di fronte a un caso oggettivo. Seppure bello, seppur senza nessuna protesta dei bianconeri in campo al momento del gol, la rete di Saponara andava annullata.

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