La crisi della Juventus è deflagrata dopo la sconfitta di Monza, alla quale è seguita la contestazione dei tifosi bianconeri presenti in Brianza, che al termine del match non hanno nascosto la propria delusione.
A 48 ore dal primo ko in campionato il popolo bianconero ha precisato la propria, durissima posizione sul momento della squadra attraverso un lungo post su Facebook firmato da Viking Drughi, uno dei gruppi più significativi del tifo organizzato della Juventus.
Nelle parole degli Ultras il bersaglio numero 1 è diventato Leonardo Bonucci, visto come simbolo di una squadra priva di veri leader:
“Stiamo assistendo a scene che non comprendiamo e fanno sorridere, o meglio scene ridicole ideate da chi si erge a leader ma si comporta da vittima sacrificale. Bonucci non è mai stato un leader e mai lo sarà né all’Inter, né al Treviso, né al Pisa, né al Bari, né al Milan, né tanto meno alla Juventus e come lui gli altri che lo assecondano – si legge nel comunicato – In questo momento particolare di confusione generale dove sia tra i giocatori che in Juventus e in curva, si assiste a un momento di totale anarchia dove chiunque ne abbia voglia, a turno, si erge a intenditore, a capo, a leader ed a responsabile senza che abbia il carisma e nemmeno il riconoscimento della gente o da chi da anni conosce l’ambiente. Se esistono scale gerarchiche un motivo ci sarà: un bravo soldato non e detto che sia un bravo condottiero”.
La Curva Sud ha poi criticato la scelta dei tifosi presenti all’U Power Stadium di contestare la squadra chiamandola a rapporto al termine della gara: “Portare dei giocatori professionisti come vittime sacrificali a guardare la curva mentre li fischiano e insultano creando una legittimazione alla contestazione ad un mese dall’inizio della stagione è semplicemente assurdo. Il risultato non può che essere la formazione di un gruppo debole e carico di negatività e vittimismo. Esattamente il contrario di ciò che serve nello sport soprattutto a questi livelli e in uno sport di squadra. Chissà questi giocatori con quale tramite parlano e chi gli dice di fare cose che esulano dalla loro professione e dal loro sapere. State facendo più male voi ai vostri compagni e alla squadra di ogni allenatore, preparatore e/o dirigente incapace”.
Infine, le accuse alla società: “II ruolo degli Ultras (quelli veri) invece è di sostenere la squadra finchè sarà possibile. Per le contestazioni e le scuse, cari “scissionisti” c’è tempo a fine stagione oppure ci deve essere un input dall’interno (…) Noi abbiamo sempre compreso sapendo che avreste reagito. E infine non prendetevi colpe che solo i dirigenti e il presidente incompetenti hanno e a cui dovranno rispondere. Sempre e solo per amore della maglia”.