Per la Juventus è arrivato il momento di gettare la maschera da Dr. Jekyll e Mr.Hyde e di trovare anche in campionato quella continuità di risultati avuta finora solo in Champions League.
Perché sarà anche vero che per la competizione europea è fondamentale farsi trovare in forma al momento giusto e che la Serie A è una corsa a tappe, ma avere la metà dei punti della prima in classifica dopo un quarto di cammino è un risultato non all’altezza della storia della Juventus e di una squadra campione d’Italia per nove volte negli ultimi dieci anni.
Così dopo il poker allo Zenit e il passaggio del turno in Champions contro la Fiorentina nell’anticipo della dodicesima giornata Max Allegri non può più sbagliare. Urge mettersi alle spalle le due sconfitte contro Sassuolo e Verona che hanno rovinato la lenta e faticosa risalita dopo l’inizio horror e c’è soprattutto da evitare un paio di brutti record negativi della storia bianconera, che sono in agguato.
Juventus-Fiorentina, due record negativi da scongiurare per i bianconeri
La Juventus infatti non subisce tre sconfitte di fila in Serie A e due consecutive in casa da marzo 2011 quando in panchina c’era Gigi Delneri in panchina. Inoltre, in caso di mancata vittoria contro i viola, la Juventus, che ha al momento 15 punti, registrerebbe la peggior partenza della propria storia nell’era dei tre punti a vittori dopo 12 giornate: il record negativo attuale è rappresentato dai 18 punti ottenuti nel 1998-’99 e nel 2015-‘/16, in quest’ultimo caso proprio con Allegri in panchina.
La Fiorentina, dal canto proprio, si presenta a Torino dall’alto dei propri 18 punti, ben nove in più rispetto al bottino della scorsa stagione dopo 11 punti, come nove sono quelli raccolti in meno dalla Juventus. Il tema dominante del match non può che essere la presenza di Dusan Vlahovic.
Juventus, c’è l’offerta per Dusan Vlahovic
Il centravanti serbo classe 2000 è reduce dalla tripletta allo Spezia che ha in parte rasserenato il suo rapporto con i tifosi viola, feriti per la decisione del giocatore di non rinnovare il contratto in scadenza nel 2023 e spaventati dalla possibilità che il giocatore possa finire proprio ai grandi rivali della Juventus seguendo le orme di altri grandi della storia viola come Roberto Baggio e Federico Chiesa. La relazione tra Vlahovic e i suoi agenti e la società è invece ancora gelida così non si può escludere la partenza del giocatore già a gennaio.
In tal senso la Juventus vuole farsi trovare pronta e, come riportato da ‘Tuttosport’, avrebbe già in cantiere una super offerta da 55 milioni più una contropartita da individuare tra il prestito di un giocatore affermato della prima squadra o la cessione a titolo definitivo di un giovane talento.
Il pensiero va nel primo caso a Dejan Kulusevski, fuori dagli schemi di Allegri, e nel secondo all’argentino Matias Soulè, campioncino dell’Under 23 bianconera fresco di convocazione a sorpresa nella nazionale maggiore albiceleste, ma il presidente della Fiorentina Rocco Commisso non sembra sentirci e punta a cedere Vlahovic all’estero, con il Tottenham di Antonio Conte favorito.
I numeri da fuoriclasse di Dusan Vlahovic
Intanto Vlahovic si presenterà di fronte alla Juventus forte di numeri da urlo.
Nell’anno solare 2021 il serbo ha segnato 25 gol in Serie A, almeno cinque più di chiunque altro giocatore, e due in più dei 23 totalizzati insieme nello stesso periodo dal tridente juventino: Morata si è fermato a nove, Chiesa a otto e Dybala a sei.
Vlahovic, inoltre, è a segno in entrambe le gare dello scorso campionato contro la Juventus e potrebbe diventare solo il secondo giocatore della Fiorentina nell’era dei tre punti a vittoria ad andare in gol in tre gare di fila contro i bianconeri: l’unico a riuscirci a finora è stato Nikola Kalinic, tra il 2016 e il 2017.
Numeri che hanno convinto la Juventus a provare a rompere subito gli indugi per anticipare la concorrenza e mettere la prima pietra della rivoluzione sul mercato attesa per la prossima estate.