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Juventus, Allegri ridisegna l'attacco: nome nuovo per gennaio

Prende forma la strategia dei bianconeri per arrivare al tesoretto necessario per un grande colpo: ai saluti Ramsey, Rabiot e forse Kuluvevski, che potrebbe diventare oggetto di scambio.

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Se è vero che nelle soste dei campionati per gli impegni delle nazionali i calciatori fanno tutto meno che riposarsi, tra partite importanti e viaggi anche molto lunghi, è anche innegabile che, per tradizione, gli stessi non risparmiano, dai ritiri delle proprie selezioni o nei post-partita, dichiarazioni più o meno sibilline circa le proprie volontà future o eventuali malcontenti legati allo scarso impiego che esplodono una volta rientrati “a casa”.

Ne sa qualcosa i tifosi della Juventus, che prima di incassare l’attacco frontale di Aaron Ramsey, hanno potuto ascoltare le “dolci parole” di Paul Pogba, che al termine della semifinale di Nations League vinta di misura dai campioni del mondo della Francia sul Belgio ha ammesso candidamente di essere ancora in contatto con parecchi ex compagni di squadra e di essere felice ogni qualvolta torna a Torino, sede della sfida vinta dai Blues sui Diavoli Rossi.

Tutto questo, però, non basta per rendere più concrete le possibilità che Pogba torni alla Juventus nel prossimo mercato estivo. Se infatti il rinnovo con il Manchester United, club con cui Paul andrà a scadenza nel giugno 2022, è tutt’altro che scontato, le attuali cifre dell’ingaggio di Pogba sembrano fuori portata per la Juventus. L’ex bianconero porta infatti a casa annualmente qualcosa come 15 milioni. Per il Grande Ritorno servirebbe quindi un taglio netto allo stipendio, oltre a una solida politica di cessione degli esuberi da parte della Juventus, strategia che comunque il club bianconero ha in programma.

Oltre allo stesso Ramsey, infatti, sembra segnato anche il destino di Adrien Rabiot, connazionale di Paul Pogba spesso convincente in Nazionale, ma non ancora riuscito a convincere tutti, Allegri in testa, nei suoi due anni e qualche mese alla Juventus. Essendo arrivato da svincolato nell’estate 2019, peraltro, Rabiot percepisce un ingaggio pesante e la sua cessione sarebbe una plusvalenza pura con tutti i benefici del caso per il bilancio.

Chi invece è costato e parecchio è stato Dejan Kulusevski. In un attacco che rischia l’overbooking, e nel quale è entrato ormai in pianta stabile anche Federico Chiesa, nel nuovo ruolo disegnato da Allegri, per lo svedese sembrano esserci sempre meno spazi in futuro. Le prestazioni dell’ex Parma inoltre non sono sempre convincenti, per questo lo stesso giocatore, dal ritiro della Svezia, ha moderatamente aperto all’addio ai bianconeri: “È positivo che ci siano squadre interessate, ma non ci sto pensando al momento. Mi concentro solo sulla prossima partita, altrimenti non mi diverto. Chi preferisco tra Real Madrid e Psg? E se rispondo Real Madrid e in futuro vado al Psg? Vivo alla giornata”.

Parole all’insegna del fatalismo, ma il futuro di Dejan potrebbe anche essere in Italia, magari attraverso uno scambio. Forse già a gennaio, a patto ovviamente di non fare una minusvalenza dopo i 40 milioni investiti nell’inverno 2020. Difficile, ma non impossibile, quello con la Fiorentina per arrivare a Dusan Vlahovic, ormai separato in casa con i viola dopo il no definitivo al rinnovo, suggestivo quello con l’Atalanta per arrivare a Luis Muriel.

La freccia colombiana sarebbe l’ideale per il calcio di Allegri, ma Gasperini non vorrebbe rinunciarvi. Lo stesso tecnico torinese sembra però anche stuzzicato dalla possibilità di tornare ad allenare Kulusevski, prodotto del vivaio della Dea, ma bocciato dal Gasp senza mezzi termini due anni fa prima del passaggio dello svedese alla Juventus.

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