Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato al termine della sfida dell’Allianz Stadium vinta per 2-0 contro l’Udinese grazie ai gol di Paulo Dybala e Weston McKennie. Il tecnico bianconero ha collezionato oggi la sua gara numero 300 alla guida della Juventus. Questa è la vittoria numero 208; tra i tre allenatori che hanno raggiunto questa cifra in bianconero (Trapattoni e Lippi gli altri), lui é quello con la % di vittorie piú alta (69%).
Juventus-Udinese: Allegri soddisfatto ma bisogna ancora migliorare
Queste le considerazioni sulla gara, che Allegri giudica meno positivamente di quella persa in Supercoppa:
“Rispetto a mercoledì, dove abbiamo tenuto per 120 minuti sia mentalmente che tecnicamente, stasera nel secondo tempo c’è stato un momento in cui siamo usciti dalla partita. Questo non va bene, dobbiamo stare nella partita sempre, soprattutto adesso che non ci sono i tifosi. Abbiamo rischiato in due o tre situazioni, poi è arrivato il bel gol di McKennie“.
Molti puntano il dito sulla mancanza di un vero e proprio leader carismatico all’interno della rosa della Juventus. Una considerazione, questa, che Allegri non condivide:
“Non è questione di leader, ma di maturazione dei ragazzi. In tutti i mestieri ci vuole esperienza, nessuno nasce imparato. Con l’esperienza si migliora. Più velocemente capiscono, prima crescono”.
Allegri e i singoli; McKennie incursore, Dybala straordinario
Per spiegare il rendimento stagionale della Juventus fino a questo momento, Allegri ci tiene spesso a sottolineare la giovane età della rosa. Considerazione questa di certo condivisibile, se non si osservano le rose delle big estere, che di giovani ne hanno ben più della Juve:
“Stiamo lavorando, siamo concentrati su quest’anno, poi è normale che dobbiamo vedere le possibilità di mercato ma a questo ci pensa la società. Io faccio valutazioni sui giocatori che abbiamo, in questo momento sono contento di quello che fanno i ragazzi. Dobbiamo giocare partite di corsa, di intensità: poi viene fuori anche la tecnica, è una questione di esperienza. Questa sera avevamo De Ligt del ’99, Pellegrini del ’99, Kean del 2000, il più anziano era Cuadrado… La squadra ha avuto pazienza, poi ha fatto gol. Non siamo in grado di gestire una partita, dobbiamo correre”.
Un pensiero Allegri lo dedica ai due scorer della partita, ovvero McKennie e Dybala, entrambi autori di un’ottima partita. Sul texano il tecnico bianconero si esprime in un discorso puramente tecnico che va oltre la partita di oggi:
“E’ un incursore, è offensivo, a destra fa meglio che a sinistra perché secondo me non ha fatto una buona partita finché era lì: ha tempi di inserimento diversi, da sinistra fa più fatica. Anche il gol di mercoledì a Milano l’ha fatto arrivando da destra, e anche stasera Ci sono questi giocatori che se li sposti cambi rendimento. Hai una visione del campo diversa. Pogba gioca meglio a sinistra, Vidal a destra, Khedira a sinistra andava a sbattere contro il muro, Nocerino se lo mettevi a destra sbatteva contro un muro”.
Mentre su Dybala Allegri cerca di stemperare un po’ la tensione creatasi dopo l’esultanza polemica e le recenti indiscrezioni sul rinnovo di contratto:
“In tribuna non c’era nessuno, chi guardava? Ha simulato come se fosse piena di tifosi. Ha fatto un bellissimo gol, è stato bravo Kean nella sponda, con una triangolazione veloce. Poi quando si mette tra le linee la squadra respira, è stato straordinario in quel momento”.
Dybala sfida la società: sguardo di ghiaccio e dichiarazioni al veleno anche contro Allegri
È stata fin troppo palese l’esultanza di Paulo Dybala, di solito pacato e professionale, in occasione del gol che ha sbloccato la gara. Uno sguardo di ghiaccio all’indirizzo della tribuna, probabilmente della dirigenza bianconera e dell’AD Arrivabene in particolare.
Nell’intervista post gara però non ha fatto mancare prima di tutto una frecciata ad Allegri e al gioco della Juventus, che evidentemente non piace per nulla alla Joya:
“Credo che abbiamo fatto una bella partita. Dobbiamo cercare di dare continuità dopo il gol, molte volte succede che dopo avere segnato difendiamo di più, abbiamo paura. Dobbiamo giocare di più per quello. Ovviamente, siamo la Juventus e siamo vicino a chi è sopra di noi. Dobbiamo cercare di vincere, non abbiamo un bel gioco, non è la nostra forza. Dobbiamo puntare sulla voglia, sulla corsa”.
Sullo sguardo in tribuna invece molto più sibillino, sottolineando solo come: “ho invitato un amico e non lo trovavo, c’era tanta gente”. Alla domanda se era vero, ha poi risposto: “non lo so, dipende da voi”.
Infine una battuta sul rinnovo di contratto, dove però non ha voluto sbilanciarsi e mostrando di accettare, almeno a parole, la decisione di rimandare tutto a febbraio e marzo:
“Ci sono state tante notizie, sono successe tante cose di cui preferisco non parlare. Non ho niente da dimostrare a nessuno. La società ha deciso che si parlerà a febbraio e marzo e ne parleremo in quel momento”.