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Juventus, attacco frontale allo storico nemico Collina

La furia dei bianconeri nei confronti del designatore arbitrale, mai apprezzato.

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Juventus, attacco frontale allo storico nemico Collina Fonte: 123RF

Colpisce ma non sorprende l’attacco frontale della Juventus al nemico storico Pierluigi Collina. Una guerra iniziata nel 2000, durante il diluvio di Perugia che costò lo scudetto ai bianconeri in favore della Lazio, e proseguita negli anni attraverso altri episodi controversi, come il ‘non gol’ di Toldo in un Inter-Juve del 2002.

Nel dopo partita di Real-Juve, il presidente Andrea Agnelli ha puntato il dito contro il designatore degli arbitri dell’Uefa, accusandolo di penalizzare i club del Belpaese in Europa.

“Il designatore dell’Uefa va cambiato ogni tre o cinque anni, perché con vanità va a colpire i club italiani per dimostrare una sua imparzialità. Qualche riflessione sul designatore va fatta, addirittura si va a colpire in maniera scientifica le squadre italiane per dimostrare l’imparzialità”.

“Oggi ci sono tanti Paesi che hanno implementato la Var, penso a tanti episodi che hanno penalizzato le squadre italiane: il processo di accelerazione della Var nelle coppe va accelerato. Qua si tratta di andare avanti dopo avere ampiamente meritato, non di vincere o di perdere”.

“Vincere 3-1 al Bernabeu dimostra il valore della Juventus, peccato per l’errore che ci ha eliminato a tempo scaduto, c’è la tecnologia, spingeremo per il Var in Europa. Gli arbitri sanno di sbagliare e quando capita non sono felici. Ci sono arbitraggi internazionali estremamente severi nei confronti delle italiane, quasi a dimostrare l’estraneità del designatore. Penso al Milan con l’Arsenal, alla Lazio con il Salisburgo e al la Roma con il Barcellona. Oliver non capito niente”, sono le parole di Agnelli.

Anche Giorgio Chiellini ha attaccato apertamente Collina: “Nessuno poteva immaginare una prestazione come la nostra, a parte noi, che ci abbiamo sempre creduto. Peccato avere un designatore italiano, che parla di trasparenza. L’arbitro è quello che si dovrebbe notare meno in una gara così”.

“Il rigore finale? È successo l’opposto di quanto successo all’andata su Cuadrado (penalty non fischiato al 93′). Mi immaginavo che quell’episodio avrebbe cambiato la qualificazione. Queste cose pesano”, il parere di Allegri.

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