L’esterno offensivo della Juventus Federico Bernardeschi, Campione d’Europa a Euro2020 con l’Italia di Mancini, ha rilasciato un’intervista esclusiva a DAZN che verrà pubblicata domani. Intanto sono però uscite alcune anticipazioni, riguardanti il suo passato di sacrifici e sofferenza per il quasi addio al calcio e le difficoltà e la rinascita incontrate da quando è alla Juventus:
“Non rinnego le sofferenze del mio passato: ho sempre imparato qualcosa di bellissimo. A 16 anni mi hanno detto che non potevo più giocare a causa del cuore. Dovevo stare in casa fermo per mesi: tutto questo mi ha fatto capire quanto amassi davvero il calcio. Da lì mi sono ripromesso di fare tutto quello che era in mio potere per arrivare ad essere un giocatore professionista […] Ho passato molti momenti difficili anche qui alla Juve, ma non rimpiango assolutamente niente. Questi momenti mi sono serviti tantissimo perché mi hanno fatto crescere. La mia carriera è sempre stata un continuo salire, ma per forza di cose nella vita ci sono delle flessioni. È in occasioni simili che bisogna farsi delle domande, riflettere su dove si è sbagliato, su dove hanno sbagliato gli altri e su cosa si può migliorare in noi stessi per fare di più e risalire. E quando risali è 100 volte più bello”.