Il suo nome è Michel, il cognome Oliver. Nazionalità, inglese. Età, 33 anni. Ecco l’identikit di un arbitro che forse non passerà alla storia del calcio per il proprio rendimento con il fischietto, ma che un posto nella storia del calcio italiano se lo è ritagliato. “Colpa” di quel calcio di rigore, di quella frazione di secondo che lo ha spinto a sanzionare con il penalty il contatto tra Mehdi Benatia e Cristiano Ronaldo. Minuto numero 93 di Real Madrid-Juventus, tiratissimo quarto di finale di ritorno di Champions League che si stava prolungando ai tempi supplementari grazie alla capacità dei bianconeri di segnare tre gol al “Bernabeu” in 60’. Tutto annullato e allora la Juve rivede in un attimo i fantasmi di tanti notti europee, da Monaco di Baviera ’97, finale Champions contro il Borussia Dortmund, ad Amsterdam ’98, finale contro il Real, fino a Berlino 2015, finale contro il Barcellona, e Monaco 2016, ottavi contro il Bayern. Tutte partite perse per episodi discussi. Questa volta la Juventus vince, ma il 3-1 non serve e fa scoppiare la rabbia di Andrea Agnelli e di Gigi Buffon al termine della gara.
Il presidente se la prende senza mezzi termini con chi non vuole il Var in Europa e con il designatore Collina. “Una serie di paesi ha utilizzato il VAR, in Europa non c’è e ce ne siamo accorti tutti noi italiani. Mi impegnerò perché venga adottato, immagino che non sia in uso perché serva addestrare una squadra di arbitri che sappia utilizzare la tecnologia. Mi permetto di fare qualche osservazione sul designatore che forse in quanto italiano tende a fare scelte scientifiche per danneggiare le formazioni italiane”.
Buffon invece, espulso per proteste all’ultima gara europea della carriera, attacca proprio lui, Oliver: “Era un’azione dubbia e un’azione dubbia al 93’, dopo che all’andata ci era stato negato un rigore enorme, non si può risolvere in questo modo. Cosa ho detto all’arbitro? Avrei potuto dirgli qualunque cosa, non è questione di saper arbitrare o no, è questione di sensibilità. So solo che ha rovinato la nostra partita e ci ha eliminato, ha voluto essere protagonista per un suo vezzo o perché non ha la personalità per questi palcoscenici. Se non sei in grado di stare a questi livelli, se non hai il coraggio e la sensibilità necessarie devi stare in tribuna a mangiare le patatine con la tua famiglia. Il Real Madrid è stato più bravo di noi nelle due partite, rivinceranno la Champions e affrontarli è stato un onore, ma stasera obiettivamente i supplementari li meritavamo”.
Chiellini rincara la dose verso Collina: “Fa ridere il designatore che parla di buoni propositi, come ha fatto ridere l’arbitro di stasera. Bisognerebbe avere personalità e coscienza per dirigere gare così”.
Il più pacato è Allegri, che si limita a ricordare un episodio dell’andata e che invita la truppa a voltare subito pagina: “Non mi piace commentare gli episodi, dico solo che è successo al contrario di quanto ho visto all’andata con Cuadrado: era l’ultimo minuto e si era sul 3-0, ma era rigore e io sapevo che quell’episodio avrebbe deciso la qualificazione. Comunque la rabbia dobbiamo sfogarla tra stasera e domani altrimenti rischiamo di buttare via il campionato”.
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