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Flavio Briatore inorridito da questa Juventus: "Sembrano pensionati, non dovrebbero ricevere lo stipendio"

L'imprenditore ed ex manager di F1 al rientro ha deciso di esprimersi senza filtri sulla squadra e di difendere Allegri, ritenuto responsabile della fase più cupa degli ultimi 10 anni

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Della disfatta della Juventus a Haifa contro il Maccabi ormai c’è una letteratura (sportiva, si intenda) che non fa che alimentare la convinzione che più di un fattore concorra a una delle crisi più profonde dell’ultimo decennio e della gestione Andrea Agnelli. Di critiche ne sono arrivate da opinionisti, esperti, tifosi illustri ed ex campioni: nulla che lasci intendere che vi siano alibi, da una parte e dall’altra, ma un cambio passo inevitabile da affrontare.

Inorridito, letteralmente, è stato Flavio Briatore, che ai microfoni di Notizie.com non ha usato mezze misure per attaccare la squadra di Max Allegri, già quasi fuori dalla Champions League.

La furia di Flavio Briatore contro la Juventus

“Ha ragione Andrea Agnelliquando dice che è una vergogna. Io credo che la colpa sia di tutti, a partire dai giocatori. In campo non corrono, non hanno grinta, manca la cattiveria per vincere le partite. Sembrano dei pensionati. Non dovrebbero ricevere lo stipendio visto che non fanno il loro lavoro”, le parole dell’imprenditore.

“Non darei la colpa solo all’allenatore -ha rimarcato l’imprenditore noto tifoso della Juventus- in campo vanno i giocatori e in questa squadra mancano i leader. I più esperti dovrebbero trascinare i giovani e non lo fanno. Per questo ribadisco che la colpa è di tutti e non solo del singolo”.

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Il problema dei leader e dei trascinatori

Sull’assenza di veri e propri leader, all’interno dello spogliatoio bianconero, Briatore è stato altrettanto esplicito:

“Cobolli Gigli dice che alla Juventus mancano i leader? Sono d’accordo con le sue parole – ha concluso Briatore – la leadership la conquisti con il rispetto per la maglia e con la cattiveria. Due cose che non ho visto in questa squadra». «Adesso vanno in ritiro in vista del derby. Devono guardarsi negli occhi e trovare una soluzione. Se la Juventus giocasse sempre come il primo tempo di ieri, perderebbe anche con una squadra di Serie C”.

Il precedente della Super Lega: il tentativo di Briatore e Ecclestone

Proprio Briatore, tra l’altro, aveva ai tempi della sua uscita dal mondo della F1 (dove starebbe rientrando dalla porta principale, complice una rivoluzione interna importantissima) con l’amico ed ex patron del circus Bernie Ecclestone aveva ipotizzato di costituire una sorta di Super Lega, come studiato da Agnelli con l’avallo del presidente del Real Madrid Florentino Perez. Un campionato inviso a Uefa e ad Aleksander Ceferin che, proprio per questa motivazione, ha rotto i suoi rapporti con il presidente della Juventus.

Un progetto che non vide mai la luce per ragioni intrinseche e che avrebbero poi comportato costi e rischi elevatissimi che fece desistere Briatore e Ecclestone.

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