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Juventus, Hjulmand accetta l'offerta ma ci sono due problemi, perché Tudor ha portato tutta la rosa in Germania

C'è l'accordo ma serve vincere le resistenze dello Sporting. Intanto vanno tutti in Germania: ecco il motivo per cui il club non taglia gli esuberi

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

La priorità della Juventus è il centrocampo. Ad Igor Tudor serve un equilibratore, non un vero e proprio regista ma un giocatore in grado comunque di dettare i tempi alla squadra senza rinunciare al dinamismo che serve in una mediana a 2. L’uomo individuato dalla dirigenza è Morten Hjulmand, col quale già c’è un accordo di massima. Intanto, c’è una grande differenza rispetto al passato: no ai fuori rosa.

Hjulmand dice sì ma non basta

Chissà cosa dicono gli algoritmi su Morten Hjulmand. Difficilmente, Damien Comolli si è affidato a quelli per svelare un nome che è ben noto al calcio che conta e anche a quello italiano. Il danese, con un passato al Lecce, è un punto fermo dello Sporting che lo valuta circa 60 milioni di euro. La cifra è considerata spropositata da Madama, che punta a ridurla sensibilmente sfruttando l’accordo già in essere con il giocatore.

In questo affare o potenziale tale ci sono due fattori negativi. Il primo è che i lusitani non hanno bisogno di denaro, avendo già venduto a suon di milioni Viktor Gyokeres all’Arsenal. Il secondo è che la Juventus non sta riuscendo a vendere i propri esuberi. I bianconeri avrebbero bisogno di raccattare un po’ di denaro da reinvestire poi sul 26enne mediano. Siamo già ad agosto: occorre accelerare dato il ritardo accumulato.

La gestione degli esuberi: che differenza con Giuntoli

La gestione di Comolli e del club è completamente differente rispetto a quella di Cristiano Giuntoli. Certo, molti obiettivi coincidono e c’è la voglia di riscattare anche Kolo Muani dopo Chico Conceicao e Pierre Kalulu. Ma per il resto non si vuole creare una situazione simile al recente passato con tanti giocatori messi fuori rosa fin dal principio. Se guardate l’elenco dei convocati di Igor Tudor per la Germania ci trovate dentro tutti. Gli unici assenti sono gli infortunati Savona e Milik.

Fanno parte della spedizione per Herzogenaurach anche Weah (vicino al Marsiglia), Douglas Luiz, Arthur, Tiago Djalò e Vlahovic. Nessuno di questi farà parte della rosa bianconera del prossimo anno. Tuttavia, la Juve non vuole dare la sensazione di avere la necessità di privarsene per non dare vantaggi ai potenziali acquirenti. Se clamorosamente qualcuno di loro dovesse rimanere, verrebbe comunque utilizzato.

Le difficoltà sul mercato un’opportunità per tutti

Il problema è che oggi è quasi tutto bloccato. Si spera che il Milan possa palesarsi concretamente quanto prima per Dusan Vlahovic. Così come va trovata una sistemazione per Douglas Luiz. Intanto, è stata congelata l’operazione Jadon Sancho: Nico Gonzalez per ora rimane e se il club non mette in conto una corposa minusvalenza o se non esce allo scoperto qualche ammiratore dell’argentino le cose non dovrebbero cambiare.

Si fa quel che si può, dunque. Probabilmente Comolli si aspettava di trovare una situazione più semplice. Ma i danni del passato si pagano e questo è il momento di fare i conti. La Juve che parte per la Germania non è quella auspicata dalla società. Tocca a Tudor provare a far rendere al massimo il materiale a disposizione. In fondo, aveva detto che a questa rosa mancava poco per il salto di qualità. Ora va dimostrato in campo.

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