Sviluppi in merito all’inchiesta Prisma, che punta a far luce sulle operazioni di mercato e quindi sui conti della Juventus negli ultimi anni dell’era Andrea Agnelli. È stato lo stesso club bianconero a comunicare in una nota che la Procura di Roma ha chiuso le indagini preliminari, confermando le ipotesi di reato già formulate da quella di Torino. Ma non solo. C’è un altro guaio in vista per la Vecchia Signora, dal momento che i magistrati della Capitale hanno aperto una nuova inchiesta.
- Juventus, inchiesta Prisma: chiuse le indagini preliminari
- Plusvalenze Juventus, ecco i bilanci finiti sotto la lente
- La nuova inchiesta sulla Juve della Procura di Roma
- Che cosa cosa succede ora e cosa rischia la Juventus
Juventus, inchiesta Prisma: chiuse le indagini preliminari
In un comunicato diffuso nella serata di ieri, la Juventus ha fatto sapere di aver ricevuto “la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari dalla Procura di Roma” degli atti che erano stati trasmessi dalla Procura di Torino. Ricordiamo che lo scorso 6 settembre, proprio su ricorso presentato del club bianconero, la Procura del capoluogo piemontese era stata dichiarata incompetente dalla Cassazione.
Restano confermate le ipotesi di reato, già precedentemente formulate dai pm di Torino. Dunque, “manipolazione del mercato, ostacolo a esercizio autorità pubblica vigilanza e fatture per operazioni inesistenti”.
Plusvalenze Juventus, ecco i bilanci finiti sotto la lente
Nella nota la società comunica che “sulla base delle sommarie informazioni a disposizione allo stato i fatti oggetto del provvedimento attengono ai bilanci al 30 giugno 2019, 2020 e 2021 e sono relativi alle cosiddette operazioni di “scambio” di diritti alle prestazioni sportive di calciatori (cosiddette “operazioni incrociate”) e agli accordi di riduzione e ai successivi accordi di integrazione dei compensi del personale tesserato conclusi negli esercizi 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022 (cosiddette “manovre stipendi”) nonché ai cosiddetti “accordi di recompra” attinenti a talune operazioni di calciomercato risalenti agli esercizi 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020».
La nuova inchiesta sulla Juve della Procura di Roma
Oltre alle indagini chiuse dell’inchiesta Prisma, i magistrati romani hanno aperto una nuova inchiesta sulla Juve. Come evidenzia Tuttosport, infatti, la Procura di Roma vuol vederci chiaro sul bilancio chiusi nel 2022, ma in particolare sulla nota integrativa presentata in occasione dell’ormai celeberrima seduta del cda bianconero di fine novembre 2022, quella in cui Agnelli e gli altri membri presentarono in blocco le dimissione. Secondo gli inquirenti della Capitale, la dirigenza Juve – pur sapendo di essere oggetto di indagini da parte della Procura di Torino – non avrebbe adeguato i propri comportamenti in materia di gestione economico-finanziaria del club. Indagini, comunque, in questo caso ancora allo stadio iniziale.
Che cosa cosa succede ora e cosa rischia la Juventus
La Juventus spiega che “la società e i propri esponenti destinatari dell’avviso potranno, entro venti giorni, prendere visione ed estrarre copia degli atti di indagine per l’esercizio dei propri diritti di difesa”. In 12, ora, rischiano di finire a processo.
Nomi altisonanti, tra cui quello dell’ex presidente della Juve Andrea Agnelli, tornato a palesarsi sui social dopo la sentenza della Corte di giustizia Ue contro il monopolio Uefa e Fifa nell’organizzazione delle competizioni calcistiche internazionali, e di ex dirigenti come Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici. Non dovrebbero esserci invece ulteriori conseguenze per il club bianconero.