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Juventus, Koopmeiners e la verità sul trasferimento: le notti in poltrona e il nuovo ruolo da difensore

L'ex Atalanta ha intenzione di conquistare il popolo bianconero: "Mi volevano in Inghilterra, ma già da bambino tifato per la Juventus e Zidane"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Superato il fastidioso infortunio alla costola, Koopmeiners ha un solo obiettivo: prendersi la Juventus. E zittire gli scettici, che già mugugnano per i quasi 60 milioni spesi in estate dal club bianconero. A tal proposito, in un’intervista a TuttoSport l’olandese racconta la sua verità sul complicato trasferimento alla corte di Motta.

Koopmeiners e la verità sul passaggio alla Juventus

La battaglia con l’Atalanta a colpi di certificati medici. La Dea che ha tenuto testa a Giuntoli fino al gong. La Juventus che è stata costretta a esaudire le richieste degli orobici, senza ottenere neanche un centesimo di sconto. La telenovela dell’estate si è risolta con il passaggio di Koopmeiners alla Signora per quasi 60 milioni.

‘Volli, volli sempre, fortissimamente volli’, vien da dire. Perché la volontà del calciatore è stata chiara sin dal primo istante: nella sua testa c’era solo la Signora. “Sapevo che c’erano anche club inglesi, ma io non ho mai avuto dubbi – rivela a TuttoSport -. Tifavo e seguivo la Juventus sin da quando ero bambino in Olanda: è la squadra più importante e nel mondo e poi c’era Zidane”.

Un’estate complicata e il viaggio in taxi fino a Torino

Non lo nasconde, Teun: “È stata una brutta situazione, un’estate pesante”, confessa riferendosi al braccio di ferro con l’Atalanta. Poi la fatidica telefonata in cui gli è stato annunciato che la trattativa si era finalmente sbloccata. “Ricordo il viaggio in taxi da Bergamo a Torino. Mi sono girato verso la mia fidanzata Rosa e le ho detto: ‘Finalmente!’.

Ma gli screzi con la sua ex squadra si sono poi ripercossi in campo. Approdato nel capoluogo piemontese senza aver svolto la preparazione, il centrocampista ha fatto fatica in campo, prima di subire un infortunio alla costola nella sfida di Champions contro il Lipsia che lo ha costretto a saltare tre partite.

Koop: l’infortunio e una soluzione in più per Motta

Koopmeiners è tornato a disposizione della Juve, anche se “un po’ di fastidio ancora lo avverto, ma riesco a gestirlo”. Non sono stati giorni facili. “Sono stato costretto a dormire sulla poltrona, perché la posizione orizzontale sul letto mi procurava dolore. Per due-tre settimane anche respirare è stato difficile”.

In merito alla sua posizione in campo, l’ex Az Alkmaar fornisce (forse) un assist all’allenatore per fronteggiare l’emergenza causata dall’infortunio di Bremer. “Alla mia fidanzata ho detto: ‘Forse dovrei dire a Motta che ho giocato per alcuni anni come difensore di sinistra‘”. E chissà che Thiago non lo ascolti. Del resto, “se la Juve fosse in difficoltà lo farei, perché no?”.

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