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Juventus, la buona fede può salvare i giocatori da squalifica: caos sul web

I calciatori coinvolti nella manovra stipendi potrebbero cavarsela con un'ammenda ma è solo un'ipotesi

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Non c’è solo la società ad aspettare con ansia il secondo filone d’inchiesta, quello relativo alla manovra stipendi che potrebbe portare a nuove penalizzazioni, anche i giocatori (di ieri come di oggi) tremano in attesa delle decisioni della procura federale. Rischierebbero la squalifica non solo gli attuali componenti della rosa ma anche tutti i tesserati delle ultime tre stagioni, Sarri compreso.

Juventus, il salvagente per i giocatori è la buona fede

Secondo il Corriere dello sport, però, per loro non è scontata una squalifica: se dimostreranno di aver firmato gli accordi in buona fede potranno cavarsela con un’ammenda. Ieri sera intanto tutti i calciatori della Juventus si sono ritrovati ad una cena di squadra. Sui social Perin ha postato la foto di gruppo scrivendo: “Sempre più uniti”. Un chiaro messaggio verso i tifosi per trasmettere armonia e serenità a tutto l’ambiente, ancora scosso per la difficile situazione del club.

Juventus, bufera sul web per l’alibi della buona fede

Che la buona fede possa salvare tutti è un tema che convince poco i tifosi che si sfogano sui social: “Mi sa che le parole in chat WhatsApp di Chiellini già facciano vacillare questa tesi”, oppure: “Certo, la conversione whatsapp di Chiellini lasciava trasparire tutta la loro buona fede” e ancora: “Sappiamo dove vogliono arrivare quella banda di Ultras in Federazione. Lo sappiamo bene. Chiudiamo il Circo”

C’è chi scrive: “In teoria è l’accusa che dovrebbe dimostrare la malafede, cioè il dolo”, oppure: “Sarei curioso di vedere cosa succede se squalificano quelli che non giocano più nella Juve: Dybala, De Ligt, Ronaldo per fare 3 casi” e ancora: “E certo…firmo un foglio consapevole di andare contro le regole ma sto in buona fede…La legge non ammette ignoranza”

Il web è scatenato: “In buona fede? Hanno firmato dei documenti che vanno contro la legge lo vogliamo capire o no? Sapevano bene cosa firmavano e ora è giusto che paghino altrimenti da ora in poi le società faranno tt così decidendo quali stipendi pagare e quali no” e anche: “Ma più chiaro di quello che emerge cosa volete che ci sia? Avate pure la confessione di Dybala..buona fede? Ma davvero fate? In B la pena minore”.

Juventus, per Ziliani nessun dubbio: saranno tutti squalificati

Chi non ha dubbi è invece Paolo Ziliani. Il giornalista del Fatto quotidiano parte da Dybala e su twitter spiega: “Anche Dybala sarà squalificato. Innanzitutto ha sottoscritto, come da sua ammissione, una carta privata non depositata in Lega in cui rinuncia a 4 stipendi con la garanzia di riceverli nelle stagioni successive. Che il pagamento sia avvenuto senza che al giocatore sia stato tolto nulla non ha alcuna importanza”

“Qualsiasi pattuizione al di fuori dell’ambito federale (le scritture private sono state ritrovate in svariati studi legali e notarili, non in Lega) costituisce illecito. Le scritture private che riguardano Dybala, controfirmate dall’agente Carlos Novel, sono state sequestrate a Milano presso lo studio legale Whiters degli avvocati Andrea Bozza, Vincenzo Calandrelli e Luca Ferrari. Dybala sarà squalificato, come tutti, per almeno un mese”.

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