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Juventus, nelle deposizioni ai pm Arrivabene va all'attacco della Figc

Repubblica pubblica stralci delle dichiarazioni di Maurizio Arrivabene ai pm: l’amministratore delegato della Juventus va all’attacco della Federazione

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Dov’è la Figc? Di fronte ai pm, Maurizio Arrivabene non indietreggia e va all’attacco della Federazione italiana. Di mezzo c’è il caso intercettazioni che nel corso dei prossimi mesi rischia di mettere in crisi tutto il mondo del calcio italiano. La Juventus è la società nel mirino ma l’udienza del 20 gennaio potrebbe scoperchiare un vaso di Pandora in grado di mettere tante altre società in imbarazzo.

Juventus, Arrivabene all’attacco della FIGC

L’attacco di Maurizio Arrivabene, ai vertici del calcio italiano, è arrivato nel corso delle dichiarazioni che l’amministratore delegato della Juventus ha reso agli inquirenti della Procura di Torino che stanno indagando sul club bianconero. A pubblicare alcuni stralci di quelle dichiarazioni è il quotidiano La Repubblica: “Alla Juve c’era tensione economica, non finanziaria. Ma devo dire che è un problema del calcio italiano complessivo, non solo della Juventus. Sono rimasto allibito. La Federazione parla di cambiamenti solo ora, dopo il vostro intervento. Mi chiedo dove fossero prima”.

Juventus, il 20 gennaio l’udienza della Corte d’Appello federale

Parole che sembrano ora ancora più significative. Nella giornata di ieri è arrivata la notizia della richiesta da parte della Procura federale di chiedere la riapertura del processo plusvalenze contro la Juventus ed altri 8 club che erano stati coinvolti nel procedimento (finito con assoluzione) di qualche mese fa. Il 20 gennaio la Corte d’appello della Figc deciderà se i nuovi elementi emersi dalle indagini della Procura di Torino rappresentano un motivo fondante per riaprire un processo che si era già celebrato.

Le plusvalenze, reali o fittizie che fossero, erano sotto gli occhi di tutti già da anni, con la Federazione che anche nel corso dei suoi procedimenti non è mai riuscita a dimostrare il dolo. Le parole di Arrivabene colpiscono dunque un’istituzione che nel corso degli ultimi anni non è mai riuscita a porre un freno a quanto stesse succedendo nel calcio italiano.

Juventus, il ruolo di Arrivabene all’interno del club

Maurizio Arrivabene è arrivato nel ruolo di amministratore delegato alla Juventus nel giugno del 2021, ma era all’interno del consiglio di amministrazione bianconero dal 2011. Nelle intenzioni di Andrea Agnelli il suo compito doveva essere quello di riportare stabilità all’interno della società con un ruolo decisamente importante nel dare anche una “frenata” alle spese bianconere.

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