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Juventus, numeri da incubo in Champions: Federico Chiesa unica luce

In casa bianconera si prova a guardare avanti dopo l'ennesima delusione in Europa: dubbi sul futuro di Cristiano Ronaldo, il Nazionale azzurro conquista tutti.

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Appena un turno ad eliminazione diretta superato nelle ultime quattro edizioni della Champions League, quello contro l’Atletico Madrid nel 2019, poi un’eliminazione ai quarti e due consecutive agli ottavi, evento mai successo nella storia del club. 

È questo il bilancio da incubo in Europa della Juventus, che anche nel 2021 sarà costretta a guardare da spettatrice la fase decisiva della manifestazione.

Il 3-2 contro il Porto è la classica vittoria inutile e che anzi fa paradossalmente più male rispetto a una sconfitta, perché i bianconeri avevano davvero tutto quantomeno per arrivare ai quarti e a quel punto affrontare quasi sicuramente un top club. Invece neppure giocare oltre un’ora in superiorità numerica e neppure un Federico Chiesa in versione extra-lusso ha permesso ad Andrea Pirlo di andare oltre il minimo sindacale nella sua prima esperienza in Champions da allenatore.

Ora a due mesi dalla fine della stagione non resta che cercare di dare fastidio all’Inter in campionato per evitare di abdicare in Serie A dopo nove scudetti consecutivi e magari vincere la Coppa Italia nella finale contro l’Atalanta.

Inevitabile però dare anche uno sguardo al futuro, che sarà inevitabilmente condizionato dai conti in rosso denunciati dal presidente Andrea Agnelli solo poche ore prima il flop europeo, con tutte le conseguenze del caso a livello di mercato.

Così in attesa di capire quale sarà il futuro di Cristiano Ronaldo a 15 mesi dalla scadenza del suo contratto e all’indomani della brutta prestazione contro il Porto, la speranza ha la classe e le fattezze di Federico Chiesa.

Se infatti il portoghese si è limitato a un assist per il primo gol di Chiesa, diventando comunque il giocatore che ha fornito più passaggi vincenti nella fase a eliminazione diretta della Champions League, ben 15, l’esterno della Nazionale ha fatto decisamente di più, caricandosi la squadra sulle spalle nonostante la giovane età e la ridotta esperienza internazionale.

I numeri parlano per il figlio d’arte e dicono che la Juve ha trovato un campione tutto italiano, il primo dai tempi di Alex Del Piero. Federico Chiesa è infatti il primo giocatore italiano a segnare almeno due gol in una gara della fase a eliminazione diretta della Champions League con la Juventus da Filippo Inzaghi nell’aprile 1999 contro il Manchester United oltre che il primo italiano della Juve a segnare sia nella gara di andata che di ritorno nella fase a eliminazione diretta da Alessandro Matri nella Champions League 2012/13. 

La prima esperienza in Champions dell’ex viola si chiude con quattro gol, più di quanto sia riuscito a segnare il padre Enrico in una singola stagione nella competizione tre). 

Tutto inutile, però, così come l’elevato numero di tiri nello specchio, ben dieci, effettuati dai bianconeri: non erano così tanti in una partita di Champions League da marzo 2016, 11 contro il Bayern Monaco. Anche in quella partita, tuttavia, i bianconeri videro sfumare il sogno della qualificazione ai tempi supplementari.  

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