Il tre volte Pallone d’Oro Michael Platini, ex presidente della UEFA e stella della Juventus anni ’80, ha parlato alla Gazzetta dello Sport in merito alal situazione attuale della Vecchia Signora e non solo. Ecco le sue considerazioni:
“Rivedo la Juve del Trap. Questa di Allegri è la Juve storica. Storica, non vecchia. Con valori forti: un blocco concreto, unito. Una squadra che gioca in contropiede e segna di furbizia e potenza, vedi il gol di Vlahovic. Che si fonda sulla difesa, da sempre il suo Dna. Un tempo Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, poi la BBC più Buffon. Agnelli anni fa mi disse: “Il problema sarà sostituirli”. Vlahovic non lo conoscevo, ma l’impressione è che sia davvero forte. Se segna sempre così… Forse gli è mancato l’ultimo passaggio. Dybala mi ha commosso e divertito quando si è steso sul campo come io nell’Intercontinentale. Gli ho fatto arrivare un messaggio. Bello vederlo giocare: forte, tecnico, mancino. Sivori, non Platini. Rispetto al calcio inglese quello italiano è meno offensivo, ma in Inghilterra è tutto bello, stadi, pubblico, campo, tv, giocatori, poi arrivano in Italia e non beccano palla. A me non dispiace questa varietà, ci sono Guardiola e Allegri. Due squadre che si affrontano con il tic-toc sono noiose. Ceferin prega di non dover mai consegnare la Champions alla Juve, ma il calcio è una storia infinita. Chi si aspettava l’Atalanta nei quarti di Champions?”.