Il momento è delicato e la Juventus prova a fare quadrato. La precoce eliminazione dalla Champions League, maturata già ai sedicesimi di finale della massima competizione continentale, ha lasciato inevitabili scorie all’interno del gruppo. Così Cristiano Giuntoli, uomo sul quale sono riversate le maggiori pressioni circa la riuscita del progetto ha provato con una cena a rivitalizzare l’ambiente. Lo stesso ha fatto Motta con un discorso in campo.
- Giuntoli e le spese non ancora terminate
- La cena tra staff e dirigenti
- Confronto tra Motta e la squadra
Giuntoli e le spese non ancora terminate
Cristiano Giuntoli ha disfatto e ricostruito, avviando in estate una rivoluzione che forse non è ancora terminata. La rosa è stata profondamente ringiovanita, il monte ingaggi sensibilmente ridotto ma le spese sul mercato non è che siano state particolarmente contenute. Oltre a tutti gli acquisti già fatti, ci sono poi la serie di prestiti con relativi riscatti da andare a trattare che faranno lievitare ulteriormente l’esborso economico.
La cena tra staff e dirigenti
E’ ovvio che serva tempo per arrivare ai risultati ma ci sarà la pazienza necessaria attorno al mondo Juve? Lo stesso Giuntoli ha provato a fare la sua parte con una cena presso il ristorante di Bonucci: una sorta di vertice al quale hanno partecipato dirigenti e membri dello staff di varie aree. Serve ritrovare unità di intenti, serve che tutti siano allineati sulle mosse da effettuare per far diventare nuovamente grande una Signora non più così Vecchia.
Confronto tra Motta e la squadra
Anche Thiago Motta aveva fatto lo stesso qualche giorno fa portando la squadra a cena. Momenti così talvolta possono servire a cementare il gruppo, anche se chiaramente non basta una serata trascorsa insieme per eliminare ogni problema. Dopo il PSV la squadra ha beneficiato di una giornata di riposo, dopodiché si è ritrovata alle dipendenze del tecnico italo-brasiliano che ha tentato sul campo un discorso motivazionale che aveva il senso di: rimbocchiamoci le maniche e diamo tutto. Un faccia a faccia per dirsi tutto e trovare soluzioni.
Nel frattempo, però, si raccontano anche di tensioni interne con qualche calciatore che non avrebbe più un rapporto idilliaco con l’allenatore. Si capirà a giugno ciò che potrà accadere alla panchina della Juve: in caso di mancata qualificazione in Champions non è da escludere a priori un ulteriore cambio della guardia. Oggi però servono tempo e un po’ di autostima in più: la cena e il confronto in campo saranno bastati per riaverli?
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