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Juventus, l'addio alla Superlega e le "minacce" Uefa diventano un caso: tifosi furiosi

Non si placano soprattutto in rete le polemiche per le presunte minacce dell'Uefa nei confronti della Juventus rilanciate dai media spagnoli per costringere il club a uscire dalla Superlega, Ceferin finisce nel mirino dei tifosi e non solo lui

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Una bufera dietro l’altra, senza sosta. Che la stagione della Juventus sia stata, e lo è ancora, un po’ balorda è un dato di fatto, e i colpi di scena non finiscono mai. L’ultimo capitolo di questa annus horribilis per la società bianconera, dentro e fuori dal campo, è arrivato ieri con le voci, i comunicati, le smentite e quant’altro sull’addio della Vecchia Signora al progetto della Superlega ma soprattutto in relazione alle presunte minacce che il club avrebbe ricevuto dall’Uefa sulla possibilità di esclusione dalla Coppe Europee per i prossimi anni. Una vicenda che ha creato un putiferio sui social con i tifosi juventini davvero sul piede di guerra.

Caso Juventus, le presunte minacce Uefa e l’addio alla Superlega

La “bomba” si è consumata nel giro di poche ore dalla Spagna a Torino passando per Nyon sede dell’Uefa. As e Marca hanno rilanciato l’idea della Juventus di abbandonare la Superlega, con tanto di lettere inviate a Barcellona e Real Madrid che con i bianconeri costituiscono ancora oggi l’asse portante di un progetto solo accantonato due anni fa.

Sempre secondo i media spagnoli ci sarebbe stata dietro la decisione della Juve una velata minaccia da parte dell’Uefa di una mano pesante sul fronte di eventuali condanne per le note vicende che hanno già visto la società condannata e penalizzata nel campionato italiano. Si parla di un “embargo” dalle competizioni europee fino a un massimo di cinque anni che sarebbe stato “abbonato” in cambio di una fuoriuscita dalla Superlega.

La smentita Juve, A22 che rilancia sulle minacce Uefa

E se da un lato la Juventus con tanto di nota ufficiale ha seccamente smentito l’ipotesi di aver ricevuto minacce da parte dell’Uefa anche se ha esplicitamente confermato di aver avviato un “processo di riflessione sul suo impegno nel progetto Superlega”, ancora dalla Spagna e sempre secondo As, Superlega e A22, la società che si occupa del progetto Super League, “non staranno a guardare e agiranno in tribunale contro quello che considerano un abuso nei confronti di uno dei suoi membri, la Juventus, a cui la Uefa ha ordinato di parlare di abbandono del progetto sotto ‘minacce e coercizione delle quali ci sono inconfutabili e inequivocabili prove‘, che saranno presentate davanti al giudice del Tribunale provinciale di Madrid e davanti alla CJUE”. Insomma una vera e propria faida.

Juventus, quel progetto Superlega nato e sotterrato

Era la mezzanotte del 19 aprile 2021, dodici club europei fondavano la Superlega: Juventus, Milan, Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcellona, Inter, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham. Il progetto dinanzi alle proteste dei tifosi e la minaccia di sanzioni da parte di Uefa e Fifa si arenò quasi subito, nove di quei 12 club uscirono subito dalla Superlega, a restarci dentro i 3 “soci” fondatori: Juve, Real Madrid e Barcellona. Una guerra aperta con la Uefa, in particolare tra Ceferin e Agnelli, una volta grandi amici, da quel momento in poi nemici giurati.

La Juventus, forse ancora per poco, risulta ancora presente nello statuto della Superlega che bianconeri, Real e Barca non avevano ancora abbandonato del tutto come progetto e idea di fondo per una riforma della Champions League sul modello dell’Eurolega del basket. Proprio su questo punto si sta giocando un braccio di ferro con l’Uefa nel confronto con la Juve sulla questione delle sanzioni, sportive e non dopo quanto successo in Italia.

Juve, minacce Uefa: tifosi in rivolta, Ceferin nel mirino

L’uscita della Juve dalla Superlega è visto come una sorta di “sacrificio”, di “dono”, di “agnello sacrificale” da innalzare sull’altare del “sommo sacerdote” Ceferin per ottenere un po’ di indulgenza, magari già nell’immediato salvando la qualificazione della squadra di Allegri in Conference League 2023/24. E allora da ieri sera i social juventini sono bollenti. In molti se la prendono con la società bianconera stessa, quella nuova, che secondo alcuni non riesce a far rispettare il blasone della Juve, in particolare il noto artista di fede juventina, Edoardo Mecca rilancia: “Beh ma che l’UEFA minacciasse la Juve si era già capito dalle parole della Christillin. Non serviva metterle nero su bianco” e ancora “Lotta più Florentino Perez per la Juve che tutta la proprietà”.

Non si placano le polemiche sull’atteggiamento dell’Uefa e di Ceferin, nemico pubblico per tutto il mondo juventino in rete: “La uefa sta facendo questo da un bel Po di tempo con tutti quelli che hanno preso parte al progetto superlega . Ceferin e infantino sono il male del calcio” e chi non vede altra via d’uscita: “Era chiaro che l’Uefa avrebbe usato le vicende giuridiche e sportive della Juve per costringerla a uscire dalla Superlega che lei stessa aveva fondato” e ancora “Rimanere fuori per 5 anni dall’Europa senza la garanzia di poter far partire a breve la Superlega equivarrebbe a distruggere completamente il club. Delle volte, purtroppo, si è costretti a scegliere il male minore”.

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