L’inevitabile e ragionevole conseguenza della chiusura dell’operazione che porterebbe Andrea Cambiaso a Manchester, sponda City, sarebbe quella di poter agire con indubbia disinvoltura sul mercato in entrata. E sopperire così, alle mancanze nel reparto arretrato determinato dall’infortunio di Bremer e dallo stop di Cabal e dalle innegabili difficoltà dell’intera linea difensiva.
Il nuovo vertice tra l’entourage di Araujo e il Barcellona accende una speranza riflessa, a cui la Juventus può aggrapparsi a certe condizioni.
- Juventus in attesa della decisione di Araujo e del Barcellona
- Obiettivo Hancko anche per giugno
- Tomori, l'ira di Conceicao
- Il vertice in corso e il sogno Juve
Juventus in attesa della decisione di Araujo e del Barcellona
Perché Cristiano Giuntoli perfezioni le operazioni intessute nei mesi precedenti, deve attingere a un capitale adeguato e nel pieno rispetto delle regole che vengono imposte (oltre che al diktat di John Elkann). Che sia Cambiaso o Vlahovic la cessione top da attuare in questa finestra di mercato, ha rilevanza. Ciò è indubbio, razionale.
Perché un colpo di livello possa essere chiuso, a metà stagione e con le competizioni europee in corso, bisogna che vi siano condizioni e interessi coincidenti, come pare vi sia nel caso del City che ha mostrato concretezza per Cambiaso.
Andrea Cambiaso
Obiettivo Hancko anche per giugno
E un’offerta da 65 milioni su cui si sta negoziando al rialzo, pur costituendo una base ottima per poter convincere anche il Feyenoord che ha respinto al mittente la proposta numero 1 della Juventus per Hancko anche se l’idea sarebbe quella di giugno. Il club olandese non intende privarsi del giocatore, prima di quella data e a campionato in corso.
Giuntoli potrebbe attendere la compatibilità tra il proprio intento e la volontà degli olandesi di cedere il difensore, a costi e momento opportuni per un obiettivo ritenuto prioritario, oltre alla finestra di riparazione.
Hancko con i compagni del Feyenoord
Tomori, l’ira di Conceicao
Passiamo al capitolo Tomori, valutato dal Milan 30 milioni in questa fase. La Juventus avrebbe mostrato stima e apprezzamento nei riguardi del giocatore, ma stando al racconto del Corriere della Sera, avrebbe provocato la reazione scomposta nei riguardi dei dirigenti rossoneri di Sergio Conceiao che ritiene la difesa priva di un elemento con le medesime qualità del giocatore.
Al contrario della società, per il tecnico non sarebbe cedibile adesso. Tomori vanta caratteristiche che non sono presenti in alcun giocatore in rosa: Ibrahimovic dovrebbe comprare un rinforzo in quel reparto, ma prima va chiuso il mercato in uscita e capito che cosa farà Rashford.
Il vertice in corso e il sogno Juve
Con simili presupposti, e un incontro al vertice da decifrare dopo lo stand by registrato ieri, la Juventus spera e augurarsi che l’accordo tardi ad arrivare o che sussistano le divergenze note non è un’eresia.
Il calciomercato è anche questo: cogliere l’occasione e quell’attimo fuggente che potrebbe svanire con una delle variabili modificate da un incontro, una improvvisa revisione di ingaggio o bonus.
Insomma, per Araujo Giuntoli rimane vigile nella consapevolezza che la cosa potrebbe concretizzarsi qualora saltasse il banco – circostanza remota.
Con la vendita di uno tra Cambiaso e Vlahovic, almeno, sarebbe poi tolto dall’imbarazzo di dover avanzare offerte al ribasso in partenza già scartate da quei protagonisti di prima fascia del mercato europeo.