Se la sua Juventus non dà spettacolo ci pensa Allegri: uno show non nuovo quello del tecnico bianconero ma forse mai così reiterato nel finale della partita di Frosinone. Urla, gesti, la giacca che vola, la camminata nervosa. Era troppo importante vincere, ovvio, e il nervosismo del tecnico si può capire. Dopo il successo allo Stirpe, targato Yildiz e Vlahovic, l’allenatore bianconero torna sereno davanti alle telecamere ma si sente ancora la sua sofferenza interna ed è quasi afono.
- Juventus, Allegri spiega i tre cambi tutti insieme
- Juventus, Vlahovic: Non è stato facile accettare scelte di Allegri
- Yildiz al settimo cielo: dovrà offrire una cena
- Frosinone, il rimpianto di Di Francesco
Juventus, Allegri spiega i tre cambi tutti insieme
A Frosinone aveva vinto solo il Napoli, nel primo tempo abbiamo fatto molto bene e siamo calati nella ripresa prima della reazione importante che ci ha portato a vincere. Sono contento per Yildiz e Vlahovic ma anche per tutta la squadra. Yildiz parla di scudetto? E’ giovane ed ha entusiasmo. Ora siamo a 40 punti, passiamo un bel Natale e poi penseremo alla Roma”. Dopo un’ora Allegri aveva già esaurito tutti i cambi: “Ne ho tolti tre insieme per problemi anche fisici, ho messo dentro Weah perchè serviva qualcuno che saltasse l’uomo”. Per Allegri la panchina ha fatto bene a Vlahovic: “Lo ha rasserenato, nonostante tre partite per me buone era stato criticato, quindi meglio così”.
Juventus, Vlahovic: Non è stato facile accettare scelte di Allegri
In quell’esultanza dopo il gol partita c’era tanto. Dusan Vlahovic è tornato al gol, gol pesantissimo ed a fine gara il serbo spiega: “C’era voglia di vincere, aiutare la squadra e far felice i tifosi. Io lavoro tutti i giorni e spero di poter dare ancora di più ma sono sempre stato tranquillo. Il passato non lo puoi cambiare ma è importante essere sempre concentrati”. Per Allegri la scelta di lasciarlo in panchina lo avrebbe rasserenato ma Vlahovic non è d’accordo: “Non è stato facile accettare la scelta del mister di lasciarmi fuori, l’ho accettata. Ero calmo perché ho lavorato bene durante la settimana. Non ero arrabbiato perché so che si può essere determinante anche dalla panchina. Cosa mi manca per essere continuo? Non me lo sono mai chiesto. In questo momento è così e tornerò anche a calciare i rigori”.
Yildiz al settimo cielo: dovrà offrire una cena
Parla un misto di italiano (poco) e inglese ma la felicità di Yildiz è universale. A Dazn il baby talento bianconero rivela: “Sì è un’esultanza ispirata a Del Piero, una leggenda della Juventus. Il gol è una cosa troppo grande, non riesco a capacitarmi, ringrazio tutti quelli che mi hanno dato l’opportunità di essere qui. Allegri è un grandissimo allenatore, gli devo tantissimo, quando mi ha detto di tagliarmi i capelli l’ho fatto subito perchè alla fine lui è il boss, è quello che comanda. Lo ringrazio per l’opportunità. Che avrei giocato me l’ha detto ieri perchè in allenamento Chiesa non stava bene, ma non ne ero certo, me l’ha confermato stamattina ed ero un po’ choccato quando me lo ha detto. Ho dormito bene, perchè ho fiducia in me stesso, ho fatto le mie cose come al solito. Cosa ci siamo detti nel cerchio a fine partita? Prima cosa mi hanno dato degli schiaffetti dicendo che devo offrire una cena. Poi noi siamo un gruppo, combattiamo per i tifosi. Speriamo di finire la stagione primi”.
Frosinone, il rimpianto di Di Francesco
E’ amareggiato quando si presenta in tv Di Francesco: “Sono dispiaciuto, non avevo terzini di ruolo, l’avevamo ripresa ma senza giocatori di ruolo finisci col pagare come sul gol di Vlahovic. Il gol del 2-1 potevamo farlo anche noi. Siamo stati poco bravi tra le linee di passaggio nel primo tempo, nella ripresa sono saliti tutti nel palleggio e abbiamo tenuto bene ma forse dovevamo osare di più ed avere più coraggio”.