In una chiacchierata alla Gazzetta dello Sport Ricardo Kakà, che ha acquisito il patentino UEFA per allenatori, rientra a 360 gradi nel mondo rossonero, si parla della crisi di adesso e delle prospettivo del talentuoso Leao, del paragone tra il brasiliano e la scommessa De Ketelaere, ma soprattutto della stracittadina in programma domenica: “Non condivido il pensiero di Sacchi, secondo il quale il Milan paga lo stress della vittoria: questa squadra ha retto la pressione al momento di vincere, con l’aiuto dei senatori. I giovani si sono abituati, se sei al Milan impari come funziona. Il derby è l’occasione per rilanciarsi, a volte un appuntamento importante serve per ritornare a fare qualche cosa di speciale: al Milan non manca nulla rispetto all’Inter, anche se i risultati sono stati negativi; anzi, vince il Milan 2 a 1”.
Le aspettative dell’ex Pallone d’Oro sono tutte su Leao: “L’uomo in più è Rafael, un giocatore fantastico che a me piace moltissimo. Il suo rinnovo? Se reputa il calcio italiano una tappa, è il momento giusto per andare via; in questo non sono d’accordo con Galliani, la Serie A per me è ancora competitiva, e a volte lasciare il Milan non è una buona idea. Il campionato italiano resta durissimo per gli attaccanti, non mi sento di considerarlo un campionato minore. De Ketelaere? Non mi assomiglia, non amo i paragoni: mettono solo pressione, specie se un emergente arriva nei grandi club. A De Ketelaere direi di stare tranquillo e di seguire i consigli dei compagni di maggiore esperienza”
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