Domenica sarĆ il convitato di pietra per quella supersfida che ĆØ sempre stata la sua negli ultimi 4 anni. Maurizio Sarri vedrĆ dalla sua tv di casa Juventus-Napoli e non potrĆ non ripensare alle gioie e ai dolori vissuti sulle due panchine. Dal gol di Koulibaly quando allenava gli azzurri alla finale di coppa Italia persa che segnĆ² lāinizio della sua parabola discendente in bianconero. Difficile dire per chi (e se) tiferĆ ma di sicuro non sarĆ una gara come le altre per il tecnico di Figline.
Lāamico di Sarri lancia la frecciata
A rendere piĆ¹ calda lāatmosfera ci ha pensato Aurelio Virgili, amico storico di Maurizio Sarri, che a Radio Punto Nuovo ha raccontato tanti retroscena. Il primo: āMaurizio si sta liberando dalla Juventus per tornare a fare quello che sa fare meglio: allenare. Sarri ha un carattere bellissimo: mi ha espresso un giudizio su un giocatore della Juventus, me lo ha definito falsissimo, il piĆ¹ falso che ha mai conosciuto nella sua vita. Su Ronaldo, mi raccontava: unāazienda, va per conto suo, pochi rapporti anche con i compagniā.
Virgili sostiene che Sarri lasciĆ² Napoli per colpa di Adl
Poi la presunta veritĆ sullāaddio al Napoli: āSarri non ĆØ ruffiano e se ne ĆØ andato, ma sarebbe rimasto a Napoli per ancora tanti anni per vincere. Eā arrivato Ancelotti per ripicca: ma non era meglio pagare Sarri e provare a vincere? Maurizio non ĆØ mai voluto andar via da Napoli, ma cāera un momento nel quale non parlava piĆ¹ con Aurelio De Laurentiis. Ha sempre pensato solo al Napoli. Di ADL parla solo bene: lo ringrazia per averlo preso come scommessaā
Sarri inizialmente aveva rifiutato la Juve
Un altro retroscena ĆØ legato ai primi approcci con la Juve: āA febbraio 2019 Paratici e Nedved andarono a Londra e gli dissero: āTu sarai il nuovo allenatore della Juventusā. Maurizio inizialmente disse di no! Poi accettĆ² perchĆ© era da folli rifiutareā.
Infine il calciatore con il quale ha maggiormente legato: āCon Reina, ma aveva un bel rapporto con tutti. A Napoli cāera un grande clima, quello che non cāera a Torino alla Juventus, dove cāerano troppi interessiā.