La Selección è atterrata a Buenos Aires. Con la Coppa del Mondo, imbracciata da Lionel Messi, eroe nazionale. Già all’aeroporto della capitale argentina, una folla in estasi ha accolto la nazionale del commissario tecnico Lionel Scaloni. I festeggiamenti ininterrotti da due giorni e due notti a questa parte, proseguiranno sfrenati nei prossimi giorni. Le immagini hanno già fatto, d’altra parte, il giro del mondo.
De Paul, Emiliano Martinez, Lautaro Martínez, Nicolas Otamendi e Julian Álvarez sono quindi saliti sul tetto dell’autobus. La squadra è poi passata sotto un arco di trionfo con la scritta “Grazie Campioni”. Ben cinquemila soldati coinvolti dal Ministro della Sicurezza. Ad accoglierli in città la rock band “La Mosca” (che divenne celebre per la hit “Para No Verte Más” nel 1999) con “Muchachos”, canzone scritta da un tifoso sulla base di un vecchio brano dello stesso complesso musicale e diventata un inno ai Mondiali in Qatar, un vero e proprio tormentone negli stadi nel paese mediorentale e in patria.