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L'ex ciclista Rohan Dennis rischia 7 anni di carcere: ha investito e ucciso la moglie

E' entrato nel vivo il processo per l'uccisione di Melissa Hoskins, moglie di Rohan Dennis: l'avrebbe investita per "condotta colposa e imprudente"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Rischia fino a 7 anni di prigione Rohan Dennis, ex ciclista professionista, accusato di aver ucciso la moglie Melissa Hoskins investendola con il proprio SUV lo scorso 30 dicembre. Una colpa che Dennis si è preso in tutto e per tutto, pur se i suoi legali hanno evidenziato come si sia trattato di un incidente, dal momento che Dennis non aveva intenzione di colpire mortalmente la consorte. È quanto emerso durante una delle udienze del processo in corso di svolgimento ad Adelaide, la città dove la coppia era tornata a vivere una volta conclusa la carriera del marito.

Dennis cambia versione: “Condotta colposa per imprudenza”

Anche Melissa Hoskins era una ciclista, ma non riuscì a sopravvivere alle ferite riportate nello scontro con la vettura guidata da Rohan. Che la colpì praticamente sul vialetto di casa, dando inizialmente la colpa a un fatale incidente. Una tesi che l’ex corridore ha dovuto ritrattare in sede di dibattimento, complici anche le prove schiaccianti che gli investigatori hanno messo sul tavolo per dimostrare che le intenzioni di Dennis erano appunto quelle di provocare un danno alla consorte.

Alla fine i legali che difendono l’ex bicampione del mondo a cronometro hanno sostenuto la tesi della “condotta colposa per imprudenza”, e questo potrebbe portare a una pena non superiore ai 7 anni. Dennis, che era subito uscito dal carcere pagando la cauzione dopo il fermo degli agenti di polizia, ha dunque cambiando la propria versione dei fatti e ora deve rispondere di due capi d’imputazione: guida pericolosa con conseguente morte e guida senza la dovuta attenzione, mettendo a rischio la vita di terze persone. È stata riconosciuta unicamente la non intenzione di uccidere Melissa, ma la sensazione è che non potrà cavarsela con una pena inferiore a 7 anni di carcere (e 5 anni di sospensione della patente di guida).

Il 24 gennaio l’udienza finale e il verdetto

“Ciò che è stato concordato in questa udienza è che non ci sarà una richiesta di revisione, poiché le accuse originali saranno ritirate”, ha spiegato il magistrato Justin Wickens. “Lui stava guidando mentre sono successi i fatti e sapeva benissimo che avrebbe potuto causare danni, incurante del fatto che ciò potesse accadere nei confronti di sua moglie”. Proprio il fatto di avere una relazione con la sfortunata vittima dell’incidente influirà sulla pena definitiva.

Dennis dovrà tornare in aula il prossimo 24 gennaio, quando è attesa la sentenza del processo. In molti si attendono il massimo della pena per provare a fare giustizia per conto di Melissa, che secondo la ricostruzione di alcuni vicini avrebbe tentato di aprire lo sportello dell’auto del marito, cercando al contempo di evitare che venisse investita (e morendo poi in ospedale).

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