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L'Italdonne riparte da Soncin: il ct apre a Sara Gama. E Gravina replica a Bertolini

Inizia ufficialmente l'era Soncin: "Non ci sono preclusioni per nessuna calciatrice". Gravina dopo le accuse dell'ex ct Bertolini: "Dove si vince non si parla di patriarcato"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Dopo il fallimento dell’Italdonne ai Mondiali in Australia e Nuova Zelanda, inizia il nuovo corso griffato Andrea Soncin. Il ct di Vigevano, su cui la Figc ha scommesso dopo l’addio alla contestata Milena Bertolini, è stato presentato oggi al fianco del presidente Gabriele Gravina, che replica alle recenti accuse lanciate proprio dalla ex ct.

Soncin si presenta e non esclude il ritorno di Sara Gama

L’ex allenatore del Venezia Primavera ha accettato con entusiasmo questa nuova ma complicata avventura. “Quando chiama la Nazionale non c’è tempo per pensare: si accetta e basta – ha dichiarato -. Le sensazioni sono un mix di gioia incredibile e di orgoglio. Ora, però, bisogna lavorare per dare risposte a tutto il movimento”. E non chiude a un possibile ritorno in Azzurro di Sara Gama, esclusa dal Mondiale. “Non ci sono preclusioni per nessuna calciatrice. Voglio valutare tutte”.

Venerdì le prime convocazioni di Soncin: ecco chi sarà la sua vice

Soncin diramerà venerdì la lista delle convocate per le sfide di Nations League contro Svizzera e la Spagna fresca campione del mondo. Intanto è stato ufficializzato anche il suo staff: la sua vice sarà Viviana Schiavi, ex allenatrice dell’Under 16 che da calciatrice vanta 44 presenze con l’Italdonne. “Penso ci sia del potenziale da sviluppare – ha spiegato il nuovo ct -. Possiamo contare su tante ragazze esperte e giovani, ma serve soprattutto fiducia per affrontare con coraggio squadre sulla carta più forte di noi”.

Bertolini, l’accusa di patriarcato e la replica di Gravina

In una recente intervista l’ex ct Bertolini aveva lanciato diverse accuse, parlando di “ritorno al patriarcato”. In merito alla decisione di affidare la panchina dell’Italia femminile a un uomo, Gravina ha spiegato che “Il calcio è uno. E ritengo anacronistico parlare di un allenatore maschio o donna. Inoltre non mi sembra che quando ci riferiamo a realtà affermate come Spagna, Francia e Svezia, dove ci sono ct uomini, si sia parlato di patriarcato”.

Come far crescere il calcio femminile in Italia: l’obiettivo della Figc

Il numero uno della Federazione rivela che ha in mente di puntare sempre di più sul calcio femminile. “Proporrò forme di investimenti altamente significativi per tutto il movimento di base – ha annunciato -. L’obiettivo è riuscire a competere con realtà che si sono già affermate”. Senza dubbio non una missione facile. Ma il flop Mondiale ha probabilmente fatto capire a tutti che non si può più perdere tempo.

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