Quanto è riuscita a smuovere sua figlia McKenna Kelley attraverso il suo appello è impressionante. Ha suscitato emozione e anche stupore, oltre i confini degli Stati Uniti: le gravi condizioni di salute che affliggono sua madre, la campionessa olimpica di ginnastica Mary Lou Retton, hanno trascinato gli americani e l’intero movimento, del quale fanno parte lei e le sue figlie, a sensibilizzare sullo stato di salute dell’indimenticabile vincitrice dell’oro a Los Angeles, nel 1984.
A rompere di nuovo il silenzio, su quanto stanno vivendo e affrontando, è la stessa McKenna che attraverso una storia di Instagram ha espresso riconoscenza nei riguardi dei donatori che hanno contribuito alle spese mediche di sua madre, che versa in una condizione di estremamente critiche a causa di una rara forma di polmonite che l’ha colpita e che l’ha condotta in terapia intensiva.
- Mary Lou Retton in terapia intensiva: aggiornamento
- La raccolta fondi per le spese mediche
- La carriera di Mary Lou Retton e il post ritiro
Mary Lou Retton in terapia intensiva: aggiornamento
La richiesta della figlia e della famiglia era dettata dalla necessità di sostenere le spese non coperte dall’assicurazione medica, nel reparto e nella struttura di Houston dove Mary Lou Retton si trova ricoverata.
La campionessa americana si trova tutt’ora in terapia intensiva ed è stabile, stando a quanto condiviso sui social dalla figlia a sua volta ginnasta e coach impegnata in prima linea nel sostegno e nella diffusione di questa disciplina:
“Sta ricevendo cure mediche incredibili! Grazie a tutti i medici e gli infermieri!”
Kelley, insieme alle sue tre sorelle Skyla , Shayla ed Emma, ha ringraziato tutti per il loro amore e sostegno.
“Chiediamo continue preghiere e pensieri positivi per la nostra mamma.”
Anche SpotFundMe è aumentato fino a oltre $ 285.000 !”, si apprende.
La raccolta fondi per le spese mediche
La raccolta fondi per Mary Lou Retton, promossa dalla famiglia, ha raggiunto la cifra record che riporta TMZ Sports, grazie alla generosa donazione da parte di Linda e Jim “Mattress Mack” McIngvale, facoltoso uomo d’affari texano proprietario della Gallery Furniture, che ha donato la sorprendente cifra di 50.000 dollari.
“Abbiamo seguito Mary Lou sin dagli inizi della sua carriera a Houston”, ha detto Mack a TMZ. “Io e mia moglie siamo sempre stati un grande sostenitore della squadra di ginnastica di Béla e Márta Károlyi. Mio figlio ha lavorato con loro per anni nella squadra, anche mia figlia ha fatto lo stesso.”
“I miei genitori mi hanno insegnato, e io cerco di insegnarlo a mia volta ai miei figli, che l’essenza della vita è dare”, ha aggiunto Mack. “Le persone che si trovano in una situazione difficile vanno aiutate, perché uno di questi giorni potremmo trovarci noi in una situazione difficile. Siamo entusiasti di aiutare la nostra Mary Lou, preghiamo per la sua pronta guarigione e, ancora una volta, io ho vissuto la mia vita seguendo quel motto: ‘l’essenza della vita è dare'”.
Mary Lou Retton alla Muhammad Ali’s Celebrity Fight Night XIV in Phoenix, nel 2008
Stando a quel che ha reso noto la famiglia, Mary Lou versa in una situazione grave e non è cosciente: “non è in grado di respirare autonomamente”, ha scritto la figlia.
La carriera di Mary Lou Retton e il post ritiro
A Los Angeles ’84, la allora 16enne ginnasta divenne la prima americana a conquistare una medaglia d’oro ai Giochi in questa disciplina. In quell’edizione delle Olimpiadi, l’atleta si aggiudicò anche 2 argenti e 2 bronzi.
Allora era allenata da Béla Károlyi e Márta Károlyi e ha difeso i colori degli Stati Uniti gareggiato fino al 1986; è stata inserita nella Hall of Fame degli sportivi italoamericani, tra l’altro, a testimoniare l’enorme popolarità che conquistò in un’era ancora segnata dalla Guerra Fredda e dall’antagonismo, anche nello sport, tra le opposte parti segnate dal muro abbattuto nel 1989.
La campionessa all’epoca delle Olimpiadi di Los Angeles nel 1984
La sua enorme popolarità è stata poi espressa, successivamente al ritiro, nella International Gymnastics Hall of Fame nel 1997 ed è stata la prima donna ad essere selezionata nella Houston Sports Hall of Fame nel 2020.
L’oro olimpico di Los Angeles ha 55 anni e da sempre, dopo aver deciso di ritirarsi dalle gare, ha seguito e partecipato attivamente alla diffusione della ginnastica. Inoltre ha partecipato come guest star a Baywatch, a eventi benefici e anche a Dancing with the Stars, grazie alla sua popolarità che ha visto il pubblico americano sempre attento alle sue vicende personali e sportive. Come dimostra questa estrema, attenta volontà di sostenere le spese economiche della sua famiglia.