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La firma di Maldini non chiude la polemica: E' solo tregua in casa Milan?

Pareri contrastanti dopo la sofferta fine della telenovela-rinnovo, la bandiera rossonera non sarebbe soddisfatta dell'accordo

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In ritardo e dopo un mese di thrilling in cui si è letto e sentito di tutto ma alla fine la firma sul rinnovo di contratto di Paolo Maldini con il Milan è arrivata. Non sono bastate però le sue parole e la conferma dell’incarico a dissipare i nuvoloni attorno a una vicenda che ha tenuto col fiato sospeso tutti i tifosi rossoneri. Restano ancora dei buchi neri sulla storia, come evidenziato nei giornali di oggi.

Maldini non è stato accontentato in tutto dal Milan

Maldini voleva pieni poteri sull’area sportiva ridimensionando Gazidis a solo uomo dei conti, così come accade ad esempio all’Inter con Marotta e Antonello. La proprietà ha invece mantenuto l’attuale schema anche se gli ha riconosciuto maggiore autonomia con potere di firma nelle operazioni meno impegnative, mentre il Milan si è riservato l’ultima parola sulle scelte strategiche. Maldini dovrà ancora passare dall’amministratore delegato che sarà Gazidis fino a novembre e poi potrebbe diventare Furlani.

Per Caressa rinnovo Maldini-Milan è stato forzato

Assai scettico Fabio Caressa. Il giornalista di Sky va giù duro e dice: “Mi è sembrata una cosa forzata. Secondo me non era convinto nessuno dei due a firmare sto contratto. Nella dialettica ci sono cose che ha voluto sottolineare, Paolo non è uno che dice le cose così. Ha detto “Sì abbiamo firmato, all’ultimo”, poi se uno vuole dare delle chiavi di lettura c’è un richiamo al lavoro fatto, al poco rispetto del lavoro fatto per questi giorni di attesa, secondo me c’è un rapporto non cominciato bene con la nuova proprietà”

“Per carità, niente di drammatico. Lui non vuole essere un uomo simbolo ed è per questo che non ha mai accettato altri incarichi prima di questi ultimi anni: lui vuole essere uno che lavora. Credo che non sia stato gestito bene questo rinnovo, andava gestito con meno tensioni”.

Per Ordine toccherà a Pioli riportare serenità al Milan dopo caso-Maldini

Anche Franco Ordine su Il Giornale è caustico: “Se la faccia di Maldini è stata la fotografia del suo reale stato d’animo, vuol dire che – come si è colto dalla tormentata trattativa – non ha incassato tutte le richieste avanzate nella famosa intervista del 28 maggio e l’accordo è stato realizzato sulla base di un ragionevole punto d’incontro tra le linee guida della proprietà e l’autonomia dell’area tecnica”

“Da lunedì toccherà a Stefano Pioli, comunicatore eccellente oltre che persona e tecnico di valore, riuscire nell’impresa titanica di riportare a Milanello il clima operoso dei mesi precedenti”.

Tifosi divisi sul caso-Maldini

Fioccano le reazioni sui social. Ci sono i pessimisti (“È chiaro oramai che di Maldini vogliono sfruttare solo l’immagine … i fili li tirano altri”) e i fedelissimi che non vedono ombre in questa storia: “Maldini ha aspettato un mese intero perché voleva determinate condizioni. Se ha firmato è perché le ha ottenute, viceversa non lo avrebbe fatto. Paolo non ha mezze misure” e infine: “Maldini, prima di Elliott, ha detto “no” al Milan per anni. Dubito si sarebbe fatto problemi a salutare. Se ha accettato è perché avrà ottenuto un accordo che può andargli bene”.

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