“Calcio d’agosto, non ti conosco”, si sente dire spesso, in questo periodo. A fine luglio, poi, con il ritiro appena iniziato, il refrain assume maggior significato. I primi segnali della Lazio di Maurizio Sarri rimangono comunque incoraggianti.
Non è ancora la versione definitiva della squadra dell’ex allenatore di Juventus e Napoli, e d’altronde non può proprio essere così, ma c’è un dato che fa ben sperare i tifosi biancocelesti, restando comunque con i piedi per terra: i 21 goal nelle prime 2 amichevoli.
Non test dall’alto tasso di difficoltà, ma match importanti per mettere minuti nelle gambe ed entrare in sintonia con l’idea di calcio di Sarri, storicamente legata a principi e situazioni da affrontare con lucidità e memoria.
Diversi sono i segnali delle prime 2 amichevoli, quelle contro la Top 11 Radio Club 103 (terminata 10-0) e Fiori Barp Sospirolo (terminata 11-0): in primis la risposta sul campo di Luis Alberto, che ha messo a segno 5 reti (rispettivamente una doppietta e una tripletta), lanciando segnali all’allenatore, dopo l’assenza nei primi giorni di ritiro.
Altri messaggi sono stati “inviati” da Felipe Anderson, ritornato alla Lazio dopo 4 anni: anche lui in rete (e titolare) in entrambe le amichevoli e comunque apparso in forma e ben inserito nei meccanismi di gioco di Sarri.
In goal contro il Fiori Barp Sospirolo anche Elseid Hysaj, al centro di un caso ormai noto negli ultimi giorni: la rete e il lavoro può senz’altro aiutarlo a distrarsi dal clima di polemica che si è creato.
Prende forma, insomma, la formazione biancoceleste: con calma e lucidità, senza sbilanciarsi troppo e prendendo i test per quello che sono. Importanti, sì, per conoscersi e prepararsi al meglio.