Sconfitti, in crisi. E con tanto di spaccatura all’interno dello spogliatoio.
In casa Los Angeles Lakers la stagione non poteva iniziare peggio, così dopo la pessima Preseason, il difficile inserimento di Russell Westbrook e il ko contro i Suns nell’Opening Night, ecco il nuovo tracollo interno (105-115) nella seconda partita della stagione contro i Phoenix Suns.
Allo Staples Center va in scena una partita senza storia, di fatto già decisa all’intervallo, con il clamoroso -32 dei campioni 2020. Una partita nella quale Chris Paul va a referto con 23 punti e 14 assist, diventando il primo giocatore di sempre a mettere a segno almeno 20000 punti e 10000 assist.
In realtà per i Lakers, al di là di un amalgama di squadra che ancora non si vede, ci sarebbero pure segnali positivi, come la lenta crescita di Westbrook, che sfiora la prima tripla doppia (22 punti, 11 rimbalzi e nove assist) e il solito, ottimo rendimento di LeBron James, ma a prendersi la scena anche sul piano mediatico è la rissa sfiorata tra Anthony Davis e Dwight Howard.
Il fattaccio è avvenuto durante un timeout quando Davis, rientrando in panchina è andato a dire qualcosa a Howard, che però non ha gradito consigli e osservazioni, reagendo a muso duro.
Rissa sfiorata davanti alle telecamere, prima del parziale chiarimento: una spia chiara dell’altissima tensione che si respira in casa Lakers.