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Lapo Elkann canta l'Inno di Mameli, urla e si commuove al Gp del Messico per celebrare Carlos Sainz, la Ferrari diversa degli Elkann

Presente anche lui, ha celebrato il pilota della Ferrari e la sua vittoria a pochi mesi dall'addio definitivo alla Rossa, per cedere il posto a Lewis Hamilton

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Non cedono e sono lì, al posto che desiderano occupare e difendere. John Elkann e suo fratello Lapo si espongono, quando possono, per la Ferrari al pari della Juventus antiche passioni dell’Avvocato il quale mai nascose di coltivare coerentemente il culto di quel che poi era a lui caro. Come a ciò che era legato strategicamente all’allora Fiat. Gianni Agnelli amava la Juve e la scuderia del Cavallino. E nella tradizione, anche i suoi nipoti, ne hanno raccolto l’eredità pur con una indubbia discontinuità di stile.

Un passaggio generazione inevitabile, ovvio. Jaki guida, suo fratello minore Lapo ha intrapreso una nuova strada pur coltivando l’antica passione e spendendosi in una celebrazione laica del successo al GP del Messico di Carlos Sainz. Un pilota uscente capace di trascinare alla vittoria più di un confermato Charles Leclerc, più di un iconico Lewis Hamilton.

L’inno di Mameli cantato da Lapo Elkann

Ormai l’inno di Mameli cantato da Lapo è cult sui social. Lo si può analizzare in ogni singola sfaccettatura: dalla scelta dei toni (continua a essere un riferimento, in fatto di stile ed eleganza), dalla presenza di un ingegnere mascherato alle sue spalle e alle lacrime quasi incontenibili. Il video e le immagini correlate dell’esuberanza dei fratelli Elkann è ormai cosa nota, entusiasmante e trascinante pur nelle critiche e nelle presunte dimenticanze del testo da parte del minore dei due.

Poca cosa rispetto all’esplosione di gioia dei tifosi della scuderia Rossa e degli interrogativi scaturiti, dopo l’improbo confronto tra Sainz e Hamilton, che ha suscitato perplessità estreme nell’ambito degli appassionati e anche degli addetti ai lavori. Quesiti più che legittimi che però non cancellalo tutto quel collaterale che va pesato, in queste circostanze.

Che cosa fa oggi Lapo

Lapo Elkann oggi trascorre larga parte del suo tempo in Portogallo, dove vive con sua moglie, l’ex pilota e imprenditrice Joana Lemos, e segue le attività a cui è rimasto legato attraverso incarichi e investiture ufficiali dopo l’addio a Italia Independent, Lapo Elkann da aprile 2024 è il nuovo presidente della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi ed è rimasto presente in Garage Italia, sua creatura.

Tornando alla Fondazione, consigliere delegato è rimasto Andrea Gavosto, che mantiene la carica di direttore della Fondazione Agnelli: Lapo è già attivo in numerose iniziative sociali, in primis la sua Fondazione Laps. Confermati alcuni consiglieri tra gli altri Mario Barbuto, Roberto Bellato, Lavinia Borromeo, Angelo Cappetti, Franca Fagioli, Anna Ferrino, Andrea Malaguti, Tiziana Nasi, Lodovico Passerin d’Entrèves. Entrano per la prima volta nel consiglio Lapo Elkann, Andrea Gavosto, Donatella Genisio e Franco Prina.

Chi è Lapo Elkann

Nato a New York nel 1977 ed erede dell’Avvocato, pur ricevendo affetto abnorme dai nonni Gianni e Marella Caracciolo e dalla famiglia Agnelli, Lapo non è mai stato un predestinato. L’erede dell’impero industriale costruito sul marchio Fiat sarebbe dovuto essere Giovannino, figlio di Umberto e cugino, scomparso a causa di un tumore devastante giovanissimo, comportando l’ascesa del giovane Jaki, fratello maggiore di Lapo, appunto e Ginevra.

Figlio di Margherita (con la quale vive un conflitto anche giudiziario come i suoi fratelli) e il giornalista e scrittore Alain Elkann, La sua formazione, come ha ricordato egli stesso, è segnata da esperienze devastanti negli anni dell’adolescenza, vissuto che lo segna nonostante l’intraprendenza e la creatività che contraddistinguono il suo operato fin dai primi anni. Conclude gli studi in Europa frequentando il Liceo Victor Duruy di Parigi e la facoltà di relazioni internazionali presso la European Business School di Londra. Colleziona, come i fratelli, nella sua carriera l’esperienza da operaio della Piaggio di Pontedera, convergendo su temi legati alle condizioni salariali degli operai e le contestazioni alla politica dell’epoca.

Ma Lapo ha vissuto anche delle esperienze formative irripetibili, come l’affiancamneto al maggiore spin doctor ed esperto di relazioni inteernazionali americano: Henry Kissinger, diplomatico statunitense a capo della commissione incaricata di indagare sull’attentato dell’11 settembre ed abile mediatore.

La svolta nel marketing e nella comunicazione

Archiviata anche la fase in questione, rientra a Torino per assistere il nonno Gianni, che incomincia ad aggravarsi, inducendo il giovane Lapo ad accelerare e a fare il suo ingresso in FIAT pochi mesi prima rispetto alla morte di Gianni, inizia a occuparsi della promozione e della comunicazione dell’azienda, migliorando la percezione del marchio in Italia e nel mondo. Lancia così diversi gadget e capi di abbigliamento e, con la nomina del fratello John a vicepresidente del gruppo, diventa responsabile marketing anche di Alfa Romeo e Lancia.

In quegli anni, Lapo soffre di dipendenze che come ha ammesso egli stesso ne condizionano lo stato e decide di trasferirsi in Arizona per intraprendere una terapia riabilitativa. Torna in Italia solo nel 2007, fonda l’agenzia creativa Independent Ideas insieme ad Alberto Fusignani e Ivanmaria Vele. Diventa inoltre presidente onorario della Sparkling Volley Milano e ambasciatore internazionale della Triennale di Milano, oltre che membro del CdA della casa d’aste Phillips de Pury Auction House.

Si dedica con intensità alla comunicazione con progetti nel mondo dei motori, della comunicazione e della ristorazione. Lapo Elkann è infatti promotore dell’iniziativa Ferrari Tailor Made che permette ai clienti di personalizzare interamente la propria automobile. Insieme a Carlo Cracco, invece, apre il Garage Italia Food & Restaurant, che si combina a un progetto di riqualificazione architettonica e culturale nella zona del Portello a Milano. A principio del 2024, la decisione invece di chiudere l’avventura di Italia Independent.

La vita privata

Oggi che appare finalmente sereno, Lapo non dimentica né chi ha vissuto i drammi dell’adolescenza che ha narrato e purtroppo le dipendenze che hanno inciso nel suo passato. La sua umanità è la sua cifra, il suo talento più straripante e in grado di suscitare quell’empatia che il pubblico continua a riservargli.

Nel 2019, Lapo Elkann è rimasto vittima di un grave incidente stradale avvenuto durante un viaggio in Israele che l’ha costretto a molti mesi di riabilitazione all’uscita dal coma (la prima volta risale alla sua gioventù e avvene a Torino) a Tel Aviv poi in Svizzera. Nel 2021, invece, è convolato a nozze con Joana Lemos, ex pilota di rally portoghese con la quale vive tuttora in Portogallo. Elkann è stato infine autore del libro Le regole del mio stile, una visiione su vita e quel che c’è dentro che lo rende unico, apprezzato e seguitissimo. Indubbiamente amato, oltre il popolo di juventini che ne apprezzano soprattutto la fierezza e la difesa estrema dei colori bianconeri.

Lapo Elkann canta l'Inno di Mameli, urla e si commuove al Gp del Messico per celebrare Carlos Sainz, la Ferrari diversa degli Elkann Fonte: IPA

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