Se l’Atalanta è tornata dal Bologna con il bottino pieno lo deve ad un giovane attaccante classe 2003 di nome Moustapha Cissé. Sua la rete che è valsa la vittoria sulla squadra di Sinisa Mihajlovic. L’ennesima intuizione vincente della società bergamasca.
- Atalanta, l'incredibile storia di Cissé
- Cissé, ennesima intuizione dell'Atalanta
- Cissé, ora la gestione Gasperini
Atalanta, l’incredibile storia di Cissé
Neppure un mese fa, Moustapha Cissé non avrebbe mai immaginato di far parte dell’Atalanta e, soprattutto, di segnare il gol vittoria contro il Bologna in Serie A. Classe 2003, il giovane attaccante giocava nelle fila della squadra Rinascita Refugees, compagine leccese composta da richiedenti asilo e ospiti dei progetti Sprar/Sproimi e facente parte del campionato di Seconda Categoria Girone C della Puglia.
Poi, di colpo, la possibilità di entrare nel progetto Dea. Dopo tre gol in tre partite con la squadra Primavera, l’occasione di esordire in Serie A. Una “prima volta” indimenticabile, firmata con il gol che ha mandato al tappeto il Bologna e rendere la storia di Moustapha Cissé una bellissima favola sportiva.
Cissé, ennesima intuizione dell’Atalanta
Pur di averlo, l’Atalanta ha deciso di giocarsi uno slot da extracomunitario, a conferma di quanto credesse in Moustapha Cissé. Una scelta che si è rivelata vincente, visto come sono andate le cose al Dall’Ara di Bologna. Non è la prima volta che la Dea decide di puntare su giovanissimi talenti. Era già accaduto con Musa Barrow, lanciato in Prima squadra dopo averlo fatto crescere nelle giovanili.
Tullio Gritti, vice di Gian Piero Gasperini, sa di chi è il merito di questa “grande scoperta”: “Questa è la dimostrazione che qualcosa di buono sotto c’è sempre e bisogna solo avere il coraggio di tirarlo fuori. L’ingresso di Cisse è stata una genialata di Gasperini, detto che il ragazzo c’è e ha delle qualità: non ultimo il tiro secco”, le sue parole riportate da TMW.
Cissé, ora la gestione Gasperini
Normale che le attenzioni siano ora tutte su di lui. Non capita spesso di vedere un 18enne fare la differenza in campo alla sua prima partita “tra i grandi”. Ora toccherà all’Atalanta gestire al meglio Moustapha Cissé, permettendogli di crescere e sbagliare. Da questo punto di vista, la società orobica è il top. Gian Piero Gasperini sa lavorare al meglio con i giovani e Moustapha Cissé è conscio che il difficile arriverà adesso.
Dopo aver stupito tutti, sarà chiamato a confermarsi. Le qualità sono indubbie e anche la voglia di affermarsi del giovane guineano. Ora toccherà alla Dea lavorarci sopra per renderlo il nuovo gioiello di una società che sforna campioncini da sempre. Alcuni esempi? Franck Kessié, Alessandro Bastoni o Dejan Kukusevski.