Dopo aver trascinato il Team Europe alla vittoria in Laver Cup, Carlos Alcaraz si gode i complimenti del capitano del Team World, John McEnroe, ma rifugge il paragone con Roger Feder e si lascia andare all’ennesima, inevitabile, confessione sul numero uno al mondo ATP, Jannik Sinner.
McEnroe esalta Alcaraz
Protagonista di prestazioni esaltanti che hanno permesso al Team Europe di ribaltare i rivali del Team World e di conquistare la Laver Cup disputatasi a Berlino, Carlos Alcaraz ha ricevuto gli elogi della leggenda del tennis, nonché capitano della rappresentativa del Resto del Mondo, John McEnroe.
Durante la conferenza stampa, l’ex tennista non si è trattenuto nei complimenti allo spagnolo numero 3 al mondo: “Penso che sia uno dei 5 giocatori più veloci e agili che abbia mai visto su un campo da tennis. Ha un talento incredibile con le mani e può fare quello che vuole con la racchetta, ha una sensibilità impressionante. Senza contare che riesce a mettere in ogni colpo una potenza incredibile“.
Alcaraz e il paragone con Federer
Dal Team World c’è anche chi si spinge oltre e accenna a un paragone con il miglior Roger Federer di sempre, quello del 2005. Intervistato a bordo campo dopo la premiazione su questo tema, con il campione svizzero non certo indifferente in tribuna, lo spagnolo taglia corto: “Il Team World mi ha dato il soprannome di Fed 05? No, no. Sono lontanissimo da quel livello, spero di raggiugerlo, ma non possono dire Fed 05 è impossibile… devono cambiarlo, perché quello è di Roger”.
La rivalità con Sinner vissuta da Alcaraz
Alcaraz ha avuto modo di tornare a parlare di Jannik Sinner e del loro dualismo che, inevitabilmente, caratterizzerà i prossimi anni del tennis: “Ne parlano in molti e sarò onesto, mi auguro che la nostra rivalità possa essere, se non uguale, almeno simile a quella che ha visto protagonisti Federer, Nadal e Djokovic durante la loro intera carriera. Detto questo, non so come andranno poi le cose”.
Lo spagnolo ha concluso con una speranza sul suo rapporto con Jannik: “È il primo anno in cui abbiamo conquistato tutti i titoli del Grande Slam, vedremo. Certamente, Sinner è per me uno stimolo, mi spinge a essere un giocatore migliore. Se dovessimo confermare questo livello a lungo, penso che riusciremo a costruire un grande rapporto fuori dal campo… spero di avere Sinner nel tour a lungo perché mi porta ad allenarmi al cento per cento per provare a fare meglio di lui e a batterlo“.