Il calcio inglese, si sa, è il più amato del mondo. E la Premier il torneo più ricco e più seguito, anche se forse non il più spettacolare e combattuto, complice da una parte la mancanza di uno dei top player riconosciuti a livello internazionale, tutti di stanza in Liga, e complice quest’anno il dominio del Manchester City che sta costringendo le inseguitrici ad accontentarsi dei posti di rincalzo per la qualificazione alla prossima Champions. Pure il calciomercato però sa regalare spunti inattesi grazie ai colpi messi a segno dalle medio-piccole, che godono di una disponibilità economica sconosciuta alle omologhe degli altri tornei europei, in grado di rendere tutto possibile. Capita allora che anche l’ultima della classe, lo Swansea, possa battere due big come Liverpool e Arsenal e rilanciarsi in chiave salvezza. Per i gallesi però le brutte notizie in una stagione così tribolata non finiscono mai. L’ultima è clamorosa e riguarda Sam Clucas.
Il centrocampista ex Hull City rischia infatti grosso a causa di un’esultanza troppo… spregiudicata. La doppietta all’Arsenal è stata infatti celebrata da Clucas congiungendo pollice e indice della mano a formare un cerchio, per poi portarselo davanti all’occhio. Un gesto difficile da capire per i più, ma che riprende in realtà il logo del Simply Loveleh Brotherhood, un blog dai contenuti pornografici seguito da decine di migliaia di persone in tutto il Regno Unito e reso celebre da una sorta di “voce narrativa”, che riporta i particolari più piccanti delle scene di sesso.
Nello stesso “peccato”, è il caso di dirlo, erano incorsi a dicembre due giocatori del Southampton, Charlie Austin e Jack Stephens. Clucas rischia una squalifica e lo Swansea non sembra disposto a giustificarlo: “Parleremo con lui privatamente per capire meglio le sue intenzioni e ne approfitteremo per ricordare a tutti le proprie responsabilità – fa sapere il club – Condanniamo con tutto il cuore il degrado delle donne e crediamo che i diritti, la dignità e il valore individuale di ognuno debbano essere rispettati”.
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