Il giorno dopo la grande caduta che ha caratterizzato la Liegi-Bastogne-Liegi, Jeremy Cabot è stato costretto a difendersi sui social dalle tante accuse piovutegli addosso dopo la fine della corsa.
Reo secondo molti di aver causato lui il capitombolo che ha portato diversi corridori in ospedale, l’alfiere della TotalEnergies si è voluto smarcare da ogni responsabilità spiegando il suo punto di vista e rispedendo al mittente tutte le offese ricevute.
“Io non sono mai stato un corridore sconsiderato o incosciente. I miei compagni, la mia squadra e tutti i miei parenti sanno bene quanto tempo io passo in fondo al gruppo per evitare i pericoli. Non sono mai stato una testa calda, non sono mai l’ultimo a frenare. MAI” ha scritto sui propri canali il nativo di Troyes.
“E sono ancora più responsabile da quando sono diventato padre due anni fa. Ho sempre rispettato i miei colleghi del gruppo, la mia famiglia, la mia salute. SEMPRE. Per favore, smettetela con false interpretazioni, basta con la loro diffusione. Sono affranto per tutti i corridori che sono caduti” ha affermato triste Cabot.