“La la serie è finita, non possiamo giocare senza Mitoglou, Datome, Melli, Rodriguez e Delaney”. Così Ettore Messina aveva commentato a sorpresa gara 2 dei playoff di Eurolega che aveva visto l’Olimpia rimediare al Forum contro l’Efes al ko subito sempre in casa nel match che aveva aperto la serie.
Ebbene con gli stessi assenti, eccetto un Datome schierato per appena due minuti, Milano ha lottato in gara-3, finendo però per cedere per 77-65. Ora le speranze dell’Olimpia di proseguire il cammino europeo e provare quantomeno ad eguagliare il 3° posto della passata stagione sono appese ad un filo e passano dalla necessità di sbancare il parquet dei campioni in carica nella prossima sfida in programma giovedì 28.
A Milano non è bastato un Hall di spessore, autore di 16 punti e 5 assist, miglior marcatore per Messina davanti a Grant (11). Troppo pesanti, appunto, si sono rivelate le assenze di fronte all’ispirazione del trio Micic (20 punti)-Pleiss (17)-Larkin (16), capace di mettere in costante difficoltà l’assetto difensivo dell’Olimpia.
Ospiti sempre costretti a inseguire e traditi anche da un Rodriguez in serata di scarsa vene. Il -7 dell’intervallo lungo (42-35) dà comunque l’idea della resilienza dell’Olimpia, che resta aggrappata alla partita anche grazie alla superiorità a rimbalzo.
L’ultimo periodo inizia con l’Efes avanti di soli tre punti (59-56), Hines firma anche il primo sorpasso, ma qui l’Efes torna a spingere chiudendo di fatto la partita con un parziale di 12-0 scandito dalle triple dei soliti Larkin e Micic.
Nell’altra sfida della serata il Real Madrid ha chiuso i conti con il Maccabi Tel Aviv: israeliani sconfitti anche in gara 3, in casa per 87-76 e per i Blancos arriva quindi la 12a qualificazione alla Final Four di Eurolega, la settima nelle ultime dieci stagioni per coach Laso.
Guerschon Yabusele, Walter Tavares e Sergio Llull i trascinatori del Real, che chiude il match già alla fine del terzo periodo ed ora attende la vincente di Barcellona-Bayern Monaco.
