Le medaglie olimpiche si contano. Ma soprattutto si pesano. E allora la prossima “impresa” che attende Gregorio Paltrinieri sembra essere quella di capire se “pesa” di più l’oro nei 1500 a Rio 2016 o la doppietta argento-bronzo a Tokyo 2020 negli 800 e nella 10 km di fondo.
Due allori, questi ultimi, che non rappresentano certo il bottino sperato a fine maggio, quando Greg sfrecciava agli Europei di Budapest, ma che dopo la mononucelosi e il serio rischio di non andare neppure a Tokyo sono un vero e proprio capolavoro.
Ed è lo stesso Paltrinieri ad ammetterlo subito dopo la fine dell sua Maratona, ai microfoni di ‘Rai Sport’:
“Adesso sono contento, vado via da qui con due medaglie e posso ritenermi soddisfatto. Ho fatto il massimo possibile e direi che è la giusta ricompensa dopo due mesi di inferno”.
“Dopo la delusione dei 1500 sapevo che solo un podio qui avrebbe potuto farmi andare via l’amarezza – ha proseguito – È stato difficilissimo, c’era tanto caldo e loro sono partiti subito al primo giro, ma ce l’ho fatta. Non erano questi i piani, qui a Tokyo volevo che tutto andasse perfettamente, ma non potevo fare di più”.
Ma c’è pure spazio per i rimpianti…: “Peccato non essere riuscito a prendere Florian, non c’ho neppure provato, ma con Rasovszky è stata una bella battaglia…”.